La polemica
Salone del libro a Torino, contestata la ministra Roccella. Il direttore Lagioia: «Protesta legittima»
Il barese Nicola Lagioia non è riuscito a placare gli animi e a garantire la presentazione del libro "Una famiglia radicale" scritto da Eugenia Roccella
TORINO - La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata al Salone del Libro di Torino. Le proteste sono state organizzate dagli attivisti di Extinction Rebellion e dalle femministe di Non una di Meno. La polemica però si è accesa in particolar modo perché il direttore del Salone, lo scrittore barese Nicola Lagioia, non avrebbe secondo alcuni bloccato in modo risoluto la protesta e avrebbe anzi legittimato i manifestanti.
Nel video condiviso sui social dal giornalista Luigi Mascheroni, si vede la deputata di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli gridare “vergogna” a Lagioia mentre scende dal palco.
Nicola Lagioia ha spiegato sul suo account Instagram che lo stand in cui è avvenuta la protesta è l'Arena Piemonte, organizzato e gestito dalla Regione “in autonomia”. Il direttore respinge così le responsabilità di quanto accaduto.
"Un'occasione di dibattito sprecata. Non è un bel segnale per la democrazia", le parole a caldo di Florindo Rubbettino editore del libro di Roccella “Una famiglia radicale”.
"Il libro di Eugenia Roccella – ha continuato Rubbettino – è anche il racconto di una vita spesa per i diritti civili, delle donne e per la libertà. Le è stato impedito di parlare nonostante lei abbia dato una lezione di stile facendo parlare i contestatori".
La situazione al #salonedellibro è di stallo. Non è più (legittima) contestazione: si impedisce a un ministro (Roccella: che resta impassibile) di parlare. Lagioia ha provato a risolvere la cosa, ma poi se ne è andato. Il Salone della cultura diventa quello degli intolleranti pic.twitter.com/U5B1Hieg4L
— Luigi Mascheroni (@LuigiMascheroni) May 20, 2023
ANCORA BLOCCATA L'ARENA PIEMONTE
E’ ancora tutto sospeso all’Arena Piemonte, al Salone del Libro, dove la ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion, Fridays for future, Non una di meno. La ministra è al tavolo dei relatori, i manifestanti in sala, la polizia pure. E' intervenuto anche il direttor del Salone, Nicola Lagioia.
«E un gioco democratico e la democrazia contiene anche la contestazione per cui non perdiamo questa occasione di dialogo. Mandate un vostro delegato a discutere con la ministra. Anche in politica si fa così. State manifestando pacificamente, adesso cercate un dialogo».
Sul palco sono arrivati anche Silvio Viale, presidente dell’associazione Torino, la Città del Libro e il presidente del Circolo dei Lettori Giulio Biino. I manifestanti non hanno però raccolto l’invito di Lagioia replicando: «se la ministra non ascolta le nostre richieste neanche noi vogliamo ascoltare quello che dice lei» e non si sono mossi, continuando a gridare slogan contro i fascisti e gli obiettori, e a sdraiarsi per terra.
Ha poi raggiunto Arena Piemonte, circondata dagli agenti della Digos anche la deputata di Fdi, Augusta Montaruli che rivolgendosi a Lagioia, gli ha detto: «Vergogna, come fai a dire che questa è una manifestazione pacifica?»