L'appuntamento
La Puglia festeggia la notte dei Musei: storia e arte al chiaro di luna
La cultura per tutti: spazi espositivi aperti in serata con eventi e ingresso a 1 euro
Dal celebre «Talos» di Ruvo di Puglia al celeberrimo Castel del Monte, capolavoro unico dell'architettura medievale e dal 1996 patrimonio mondiale Unesco. Dall’imponente fortezza del XII secolo del Castello Svevo di Bari alle stele daunie del Museo archeologico di Manfredonia. Dal suggestivo anfiteatro romano in piazza S.Oronzo a Lecce all’importante insediamento a cielo aperto conservato nel Parco archeologico di Egnazia a Fasano. Dai preziosi corredi di tombe arcaiche e di ricchi ipogei ellenistici a Canosa di Puglia alla straordinaria scoperta paleontologica dell’«Uomo di Altamura».
La Puglia, regione famosa per le spiagge bianche e l’acqua cristallina, per il buon cibo e lìaccoglienza della sue gente, è un anche un prezioso forziere di meraviglie artistiche, musei e aree archeologiche che, per la gioia di turisti e curiosi, sarà fruibile domani in orario notturno in occasione della 19esima edizione della «Notte Europea dei Musei», l’iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’Icom, che prevede l’apertura straordinaria serale di istituti e luoghi della cultura al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge).
«Il fascino della cultura, dell'arte e della storia al chiaro di luna è una delle trame che piace di più al pubblico - commenta il direttore regionale Musei Puglia, Luca Mercuri - Dopo il successo dello scorso anno, quando abbiamo registrato ingressi a tre cifre in tutti i siti della Direzione Regionale Musei Puglia, ci aspettiamo numeri ancora più alti quest’anno, vista anche l’offerta culturale variegata e inclusiva che caratterizza i nostri luoghi».
«Per noi, del resto - continua il direttore regionale Musei Puglia che è anche archeologo e storico dell’arte - la “Notte europea dei Musei” diventa anche occasione per intercettare visitatori diversi, magari impossibilitati a fruire dei luoghi della cultura in altre fasce orarie. Per il pubblico quella di sabato può essere, invece, opportunità privilegiata per visitare la mostra “Antichi Popoli di Puglia. L’archeologia racconta” allestita al Castello svevo di Bari, o per ammirare l’esposizione temporanea “Atlante” parte integrante del “Grottone” di Palazzo “Jatta” a Ruvo, o ancora l’allestimento dei dipinti della collezione di Margherita di Savoia al Castello Svevo di Trani, ma anche semplicemente per visitare Castelli, Musei e Parchi archeologici dopo il tramonto, al costo simbolico di 1 Euro».
Un patrimonio storico e artitico che, durante il weekend dello scorso 1 maggio è stato preferito da ottomila visitatori (oltre tremila in tre giorni hanno scelto Castel del Monte, primo sul podio dei siti più visitati) che hanno potuto concedersi molteplici opportunità culturali, prendendo parte a un rinnovato racconto che vede la Puglia decollare come meta turistica culturale di alta qualità.
Numeri da alta stagione anhe in occasione del lungo ponte del 25 aprile quando oltre 31mila visitatori hanno scelto i luoghi della cultura della Direzione Regionale Musei Puglia: un boom generale se comparato ai 10mila visitatori complessivi della tre giorni del 2022.
Complice la gratuità promossa dal Ministero della Cultura per la giornata dedicata all’anniversario della liberazione d’Italia, una delle date simbolo della storia nazionale, lo scorso 25 aprile è stato un un successo di presenze in valore assoluto, un grande primato nella storia recente dei Musei.
«Ancora una volta si dimostra di successo la scelta di tenere aperti i luoghi della cultura nelle giornate festive – commenta il direttore regionale Musei Puglia, Luca Mercuri - Un modo per stimolare e potenziare la conoscenza, educare alla bellezza e alla riappropriazione della storia di cui il patrimonio culturale pugliese è espressione tangibile. Grazie di cuore al personale che ha lavorato in questi giorni, accogliendo il serpentone di turisti da ogni angolo d’Italia e non solo».
E per i prossimi mesi?
«Per quanto riguarda l’estate - conclude Luca Mercuri - segnali molto incoraggianti arrivano dall’affluenza che stiamo registrando di volta in volta nelle giornate festive tanto nei luoghi della cultura più noti quanto in quelli fuori dai percorsi turistici più battuti, di solito protagonisti di un turismo di prossimità. Inoltre, già la scorsa estate, lo sconfinato patrimonio culturale custodito nei Musei, insieme al fermento e agli appuntamenti culturali organizzati, hanno contribuito a riportare il turismo ai grandi numeri, per un totale di circa 110mila visitatori registrati tra luglio e agosto in tutti i luoghi della cultura della Direzione Regionale Musei Puglia. Quest’anno puntiamo ad andare oltre»