Il giorno delle dimissioni

Fedez ringrazia i sanitari, mi avete salvato la vita

Ansa

Fedez: «Grazie per il supporto. L'amore è la medicina più potente». Scambio di messaggi con Mark Hoppus, musicista dei Blink-182.

Fedez: «Grazie a voi che mi avete letteralmente salvato la vita, che mi avete accompagnato e accudito in questi giorni che non sono stati semplici ma che dall’altra parte mi hanno restituito una nuova prospettiva da cui affrontare la vita». Con queste parole il rapper italiano ha voluto ringraziare, anche via social, medici e sanitari del San Raffaele dove è stato operato per un tumore al pancreas.

Oggi nel giorno delle dimissioni ha scattato una foto insieme alla moglie Chiara Ferragni e al personale. «Grazie al Prof. Falconi e a tutto il suo incredibile staff Grazie a tutti gli infermieri e infermiere del reparto. E grazie a voi - ha aggiunto - per la grande umanità e il supporto che mi avete dato. L’amore è la medicina più potente».

Fedez dimesso dal San Raffaele, «sto bene». Messaggi con Mark Hoppus dei Blink-182

«Si torna a casa, si torna a vivere» ha aggiunto Fedez, che ha postato alcune immagini ed un video del personale sanitario, ma anche uno scambio di messaggi con Mark Hoppus, musicista dei Blink-182 che ha annunciato di essere guarito dal cancro nei mesi scorsi.

«Domani sarò operato per rimuovere un piccolo tumore al pancreas. Questo è il mio portafortuna» gli aveva scritto Fedez postando la foto del suo braccio con accanto la copertina di Enema of the State, uno dei loro album più famosi, con una sexy infermiera. «Buona fortuna! Spero che sia tutto semplice e vada tutto bene!!» gli ha risposto con «affetto».

Anche Chiara Ferragni ha voluto ringraziare via social il personale del San Raffaele. «Grazie a tutti i medici, infermieri e allo staff del San Raffaele per averci sempre fatto sentire sicuri e a casa, e per averci dato speranza» ha scritto.

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Fedez torna a casa, «Grazie ai medici, torno a vivere»

Prima l’annuncio sui social in lacrime: «Mi è stato trovato un problema di salute». Poi l’ansia per l’operazione, l’asportazione di un tumore endocrino al pancreas. Infine quel «Sto bene», pronunciato con sollievo all’uscita dall’Ospedale San Raffaele di Milano. Fedez è stato dimesso, e come scrive lui stesso su Instagram: «torno a casa, torno a vivere».

Tutto era iniziato lo scorso 17 marzo, quando il rapper aveva spiegato ai fan di aver scoperto un problema di salute, senza però rivelarne inizialmente la natura. Il cantante era stato poi ricoverato e operato al San Raffaele di Milano. «Ho un raro tumore neuroendocrino del pancreas. Mi sono dovuto sottoporre a un intervento chirurgico durato sei ore per asportarmi un parte del pancreas (tumore compreso)», aveva scritto Fedez su Instagram due giorni dopo la sala operatoria, corredando il tutto con una foto della vistosa cicatrice sull'addome.

Un tumore raro con una percentuale di guarigione alta se trovato in tempo. Fedez non ha però dovuto affrontare tutto questo da solo: al suo fianco è rimasta la moglie Chiara Ferragni, «la mia roccia» l’ha definita lui.

L’imprenditrice ha passato diverse notti in ospedale, ha postato molti messaggi di supporto verso il marito, e oggi lo ha accompagnato mano nella mano fino alla macchina che lo attendeva all’esterno San Raffaele. Alla fine anche lei ha affidato la sua gioia ai social: «È stata dura ma siamo a casa. Today is a good day (oggi è una buona giornata, ndr.).

«È bello uscire dall’ospedale» ha detto Fedez una volta fuori, e bello è stato sicuramente trovare a casa i suoi due figli, Leone e Vittoria. Quest’ultima aveva dovuto festeggiare il suo primo compleanno con qualche giorno d’anticipo, visto l'imminente ricovero del padre. Proprio la sera prima delle dimissioni il cantautore aveva postato una storia su Instagram dove salutava la piccola in videochiamata.

Il cantante, una volta a casa, ha voluto ringraziare pubblicamente i medici e gli infermieri che si sono presi cura di lui: «Grazie a voi che mi avete letteralmente salvato la vita. Grazie al Prof. Falconi e a tutto il suo incredibile staff. Grazie a tutti gli infermieri e infermiere del reparto. Grazie che mi avete accompagnato e accudito in questi giorni che non sono stati semplici, ma che dall’altra parte mi hanno restituito una nuova prospettiva da cui affrontare la vita». Un punto da cui ripartire, con la speranza che sia una «Bella storia».

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