Il progetto
«Spatriati» di Mario Desiati, dal libro al cinema
I diritti del romanzo, presente nella «long list» del Premio Strega 2022, acquistati dalla giovane casa di produzione milanese Dude. Lo scrittore: «Sono vicini alle tematiche "queer" che ci sono nella storia e aperti a esperienze internazionali»
«Spatriati» dal libro al cinema. Diventerà un film il romanzo dello scrittore pugliese Mario Desiati, pubblicato da Einaudi, nella «long list» del Premio Strega 2022.
«Ha preso i diritti una giovane casa di produzione che mi ha conquistato, la Dude - spiega Desiati - . Ci sono state consultazioni con altri produttori che lo volevano e una serie di offerte, ma ho deciso per questi giovani produttori milanesi. Sono nati l’anno scorso e sono perfetti, sono spatriati veri nel senso positivo del termine, hanno la mente aperta, senza confini. Sono vicini alle tematiche "queer" che ci sono nel romanzo e aperti a esperienze internazionali. In un’epoca in cui siamo costretti a ritirarci per la pandemia e la guerra il rischio è di perdere di vista che la ricchezza sta nello spatriarsi, nell’aprirsi. Questa è un po' anche la sfida».
Desiati, del quale da poco è giunto in libreria il romanzo per ragazzi e non solo «Sognando il Gatto» (Mondadori), collaborerà alla sceneggiatura? «Come sceneggiatore no - precisa -, bisogna saperlo fare. Non è il mio lavoro. Anche per "Il paese della spose infelicì" (film del 2011 diretto dal pugliese Pippo Mezzapesa, ndr) non ho partecipato alla sceneggiatura. Dare una mano come consulente, quello sì. L’opera è sempre del regista».
E chi sarà? «Ci sono due, tre proposte però non ancora definite», conclude lo scrittore.