Il caso

Puglia, la denuncia dei volontari: «Noi convocati ma mandati a casa senza vaccino»

Redazione online

Lo scrive su facebook il direttore di un’associazione del Barese

BARI - «Ho insistito per la vaccinazione non tanto per proteggere la salute degli 8 operatori che quotidianamente sono operativi nella struttura, ma per garantire la continuità del servizio che svolgiamo che sarebbe compromesso in caso di contagio». Lo denuncia su facebook Marco Tribuzio, direttore del Banco Opere di Carità, associazione di volontariato con sede a Bitonto (Bari), che oggi con i 7 volontari dell’associazione si è recato, previo appuntamento, al centro vaccinale ma dopo più di un’ora di attesa gli è stato detto che non avrebbero più ricevuto il vaccino. L'associazione «si occupa - spiega - di coordinare la raccolta e la distribuzione di aiuti alimentari destinati a 35.000 persone attraverso una rete di circa 150 parrocchie, mense, associazioni nella Puglia centrale.
Durante tutta la pandemia non abbiamo sospeso la nostra attività nemmeno per un giorno». A febbraio la Regione Puglia ha pubblicato una circolare sulla possibilità di vaccinazione per le associazioni di volontariato impegnate nel contatto con l'utenza. A due mesi dall’invio della manifestazione di interesse, il direttore viene convocato ieri per la vaccinazione fissata per oggi alle 12. «Verificano la lista e l’appuntamento - racconta - e ci fanno mettere in fila. Piove, ci saranno un centinaio di persone in attesa» ma, ad un certo punto, comunicano «che non avremmo più ricevuto il vaccino. Non so cosa sia cambiato nel corso della notte ma questa storia mi sembra ridicola. Mi verrebbe voglia di chiudere, ma invece continueremo ad essere aperti perché danneggeremmo solo chi ha bisogno, mentre i responsabili ipervaccinati di tutta questa vicenda continuerebbero a vivere serenamente le loro vite. È tutto mortificante e ogni giorno bisogna trovare la forza di andare avanti». 

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