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Redazione online
18 Gennaio 2021
FOGGIA - Oltre il 90% degli operatori sanitari in servizio a Foggia al Policlinico Riuniti e all’ospedale D’Avanzo si è sottoposto alla prima fase del vaccino Pfizer anti-Covid, dall’inizio della campagna il 27 dicembre fino al 16 gennaio.
Si tratta di 2.521 persone. Lo comunica il Policlinico «Riuniti» di Foggia precisando che «nell’ultima settimana (dall’11 gennaio a oggi), si è registrato un incremento generale di vaccinati pari al 62,9%».
Ed è cominciata anche la somministrazione della seconda dose, con diversi medici che sono tornati a farsi inoculare il vaccino come Teresa Santantonio, direttrice di Malattie infettive al Policlinico, prima a Foggia a ricevere il vaccino nel V-Day: «Mi auguro che questa seconda dose abbia lo stesso effetto della prima, nessuna reazione avversa», sottolinea: «Adesso potremmo "prendere a schiaffi" il virus, lo dico con convinzione», aggiunge, dicendosi «più sicura anche sul lavoro e nel contesto familiare, pronta a sostenere i pazienti con maggiore serenità».
La prima dose è stata somministrata al 73% dei medici dei due ospedali foggiani (700 persone) di cui 53 universitari (83%), 459 ospedalieri (79%) ospedalieri e 198 specializzandi (60%); è stata somministrata anche al 59% degli infermieri (965 persone), al 61% degli operatori sociosanitari (389), al 73% dei laboratoristi (127) come biologi o tecnici, al 76% tra fisioterapisti e tecnici di radiologia (195) e al 37% del personale non sanitario e tecnico (131) impegnato in reparti Covid, oltre ai 14 laboratoristi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata che si occupa dei test Covid.
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