serie c

Vincenzo Garofalo: «Il Foggia c’è, avanti con fiducia nella missione salvezza»

raffaele fiorella

Il capitano del Foggia è stato il protagonista del pareggio strappato dai rossoneri al «De Simone», all’ultimo secondo. Un 2-2 prezioso: ha consentito alla squadra di evitare il sorpasso degli aretusei

Un gol in Coppa Italia, su rigore allo «Zaccheria», nella prima partita ufficiale di questa travagliata stagione. Sabato scorso la doppietta, in Sicilia, nel delicato scontro diretto per la salvezza nel campionato di Serie C. Il Siracusa è il bersaglio preferito di Vincenzo Garofalo. Il capitano del Foggia è stato il protagonista del pareggio strappato dai rossoneri al «De Simone», all’ultimo secondo. Un 2-2 prezioso perché ha consentito alla squadra allenata da Enrico Barilari, ora terz’ultima in classifica insieme al Giugliano e al Latina, di evitare il sorpasso degli aretusei. «Una bella soddisfazione - ha affermato il centrocampista dei dauni, nel post-gara, ai microfoni di Foggia Tv -. Sono contento di aver contribuito ad un risultato importante per noi, per come si era messa la partita. Nello spogliatoio, a fine gara, eravamo divisi: una parte di giocatori felice per il punto portato a casa in extremis; l’altra rammaricata perché avendo giocato già dal primo tempo in superiorità numerica avremmo potuto puntare alla vittoria. Io vedo il bicchiere mezzo pieno.

È vero che avremmo potuto fare qualcosa in più, avendo avuto la possibilità a lungo di giocare in 11 contro 10. Ma la partita purtroppo si è messa male, nella ripresa di fatto non si è giocato più perché i nostri avversari perdevano tempo continuamente. Perciò il gol nel finale vale molto, ci ha permesso di tenere il Siracusa alle nostre spalle, non perdere in una fondamentale sfida diretta per la permanenza». Quattro punti nelle ultime due giornate hanno ridato coraggio ai «Satanelli», che per la prima volta in questa stagione hanno segnato due reti in due partite di fila. Garofalo, dopo il gol su rigore nel primo tempo, al «De Simone», si è ripetuto al 97’, sfruttando un bell’assist di D’Amico. «Abbiamo avuto l’opportunità di tirare un calcio di punizione poco fuori dall’area di rigore, Felice si è posizionato sul pallone - ha raccontato Garofalo -, poi ci siamo resi conto che il Siracusa aveva schierato molti uomini in barriera lasciandoci un po’ di spazio nella parte laterale dell’area di rigore. Così è bastata un’occhiata tra noi due per decidere di applicare quello schema che ci ha portato al 2-2: Felice mi ha passato la palla coi giri giusti e io l’ho buttata dentro. Pazienza se mi sono tolto la maglia e ho preso un’ammonizione evitabile. Ero molto felice in quel momento, volevo dedicare il gol ai quattro ultras del Foggia morti un anno fa nella tragedia di Potenza e in particolare a Samuele, che come me amava giocare col numero 8. Sono molto legato alla sua famiglia».

Ventisei anni, irpino, Garofalo è alla terza stagione in rossonero dopo il biennio vissuto, in Serie C, tra il 2020 e il 2022. «Il punto conquistato a Siracusa ce lo teniamo stretto, perché ci dà maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e fiducia - ha ribadito il mediano irpino -. Perdere sarebbe stata una batosta. Di solito, dopo un grande risultato come quello che abbiamo ottenuto contro il Cosenza, c’è il rischio di avere cali di tensione e inciampare nel match successivo. Noi invece abbiamo tenuto botta e ci siamo battuti fino all’ultimo per portare a casa un risultato positivo. La classifica, in coda, è piuttosto corta: ci sono sette squadre in quattro punti. Basta una vittoria per fare un bel balzo avanti. È importante restare in scia, trovare continuità di risultati positivi. Ora ci prepariamo con un’altra testa, con più consapevolezza e fiducia, al derby casalingo di lunedì prossimo contro il Monopoli».

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