Le dichiarazioni

Modena-Bari, Caserta a testa bassa: «In gara fino al 2-0 ma non si molla mai»

Pierpaolo Paterno

«Ora dobbiamo reagire, a Palermo sarà complicata ma abbiamo ottimi valori»

Sconfitta eloquente e pesante per il Bari che consente al Modena di cantare vittoria con un risultato ampio. Forse ingeneroso. Ma direttamente proporzionale alla tanta confusione tattica biancorossa, soprattutto nel secondo tempo, di fronte un avversario capace di far naufragare la truppa di Caserta ancora alla ricerca di una propria identità. Il fior fiore dei Canarini mette in ginocchio un Bari che - pur non risparmiando il fiato per almeno settanta minuti - palesa diversi effettivi in evidente ritardo di condizione. Oltre ad un front line di attacco spuntato ed improduttivo. Lo stesso Caserta fa i conti con l’oste pur disponendo di un organico ampio senza tuttavia cartucce pronte da sparare.

Un circolo vizioso dal quale il tecnico dei pugliesi cerca di districarsi prima in campo, adottando tutti i cambi possibili a sua disposizione, e poi nella sala stampa del Braglia, adducendo ai microfoni le personali giustificazioni: «La prestazione - commenta Fabio Casera - non è stata come le altre. Gli episodi condizionano e cambiano le partite. Non abbiamo sfruttato la prima occasione in avvio di gara. Poi siamo stati punti da tre calci piazzati. Abbiamo commesso tanti errori e dobbiamo ripartire da questo, senza deprimerci più del dovuto. Alziamo la testa».

Eppure, ad un certo punto, il tono umorale del gruppo è sembrato quello della resa: «Dopo il secondo gol - conferma il tecnico - dovevamo rimanere in partita. Questo è quello che mi da’ più fastidio. Perché basta un episodio per rimettere tutto in gioco. Gli errori vanno analizzati per capire cosa è mancato. C’è poco da salvare, ma confido nel lavoro dei ragazzi. Non erano dei fuoriclasse prima, né dei brocchi ora. Sul 2-0 siamo usciti dalla partita. Ora ci sarà il Palermo, sfida complicata come ce ne saranno altre. Stiamo in silenzio e pedaliamo. Basta poco per cambiare l’umore. Accettiamo le critiche. Sono il primo responsabile se la squadra non ha fatto bene sino alla fine». Caserta non batte ciglio, ammettendo che anche gli innesti dalla panchina non hanno fatto la differenza: «Non guardiamo la classifica. Sarebbe un errore. Il Bari non è ancora una squadra completa. Non ne facciamo un dramma. Perdere è sempre brutto, così ancora peggio. In fondo, sino al secondo gol modenese, eravamo dentro il match. Piano piano si sta formando un gruppo solido e forte. Nelle vittorie non mi esalto. Nelle sconfitte non mi deprimo. Abbiamo trovato un Modena altrettanto forte, che ha creato e sfruttato delle occasioni. Cosa che noi non abbiamo fatto. Serve equilibrio».

Focus tattico. Con Pagano quasi trequarti, Gerli e Di Mariano recitavano il bello e il cattivo tempo in mezzo: «Il Modena è stato bravo, sfruttando un giocatore abile tra le linee come Gerli. Non ha dato punti di riferimento ed è stato bravo a trovare gli spazi e a far girare la squadra. Nel complesso, non abbiamo fatto la solita partita. Pagano, nella manovra, deve inserirsi vicino la punta. Ha avuto un paio di occasioni limpide. Deve essere più lucido davanti al portiere avversario. E migliorare sotto questo aspetto». Come l’attenzione difensiva. Vedi le circostanze dei due rigori: «Quando l’arbitro aspetta tanto al Var è sempre un problema, segno che qualcosa non va. Dovevamo essere più cattivi, essere più squadra», la chiosa di Caserta.

Di altro tenore, l’analisi del tecnico emiliano: «È stata una bellissima giornata - dice Andrea Sottil -. Lavoriamo da 15 giorni per questa partita. I ragazzi hanno sfoderato una prestazione importante meritando la vittoria grazie ad una prova molto intensa».

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