serie c

Il «risveglio» del Foggia, Zauri: abbiamo carattere

raffaele fiorella

Sette punti in tre gare, ora la classifica fa meno paura

Il ritorno al gol di Millico e ai tre punti in trasferta, dopo quasi tre mesi vissuti, lontano da casa, fra pareggi e sconfitte. La serie positiva giunta a tre gare di fila senza sconfitte (sette punti). La classifica: 14° posto, con tre lunghezze di vantaggio sulla zona playout. La vittoria di Torre del Greco dà al Foggia più di un motivo per sorridere. Sembrava, dopo il gol di Castellano in avvio di partita, l’ennesima partita cominciata sotto i peggiori auspici e destinata a finire in disfatta. Invece la formazione rossonera ha ribaltato già nel primo tempo il punteggio, grazie a due prodezze del suo numero 10, e nella ripresa è riuscita a difendere il punteggio di 2-1, anche con un pizzico di buona sorte, sciupando qualche occasione per realizzare la terza rete e chiudere i giochi senza il pathos dei minuti finali da batticuore.

«Siamo stati passivi nell’azione che ha permesso alla Turris di passare in vantaggio, poi però la mia squadra è stata brava a reagire, a trovare il pari pochi minuti dopo l’1-0 e a portarsi sul 2-1 in chiusura del primo tempo - l’analisi del tecnico rossonero, Luciano Zauri -. Nella ripresa i nostri avversari hanno spinto per recuperare lo svantaggio, noi in alcuni momenti abbiamo subito le loro iniziative, smorzate da qualche ripartenza in cui ci siamo resi pericolosi. Negli ultimi dieci minuti, dopo l’espulsione di Vezzoni, avevamo il solo obiettivo di portare a casa la vittoria, difendendoci, e ci siamo riusciti. Sul piano dell’atteggiamento e del carattere faccio un plauso ai miei ragazzi, perché hanno interpretato la partita come dovevano».

Torre del Greco ha confermato che il Foggia sta facendo dei progressi ma ha anche evidenziato che ci sono ancora dei limiti. Un gruppo che deve crescere sul piano atletico, del gioco e della personalità, nella capacità di fare la partita e dominarla anziché subirla, fraseggiare più a lungo e con maggiore padronanza del pallone per sfruttare di più e meglio le doti tecniche di cui la rosa dispone, soprattutto in mediana e in attacco. «Nel secondo tempo la Turris ci ha schiacciato un po’ troppo nella nostra metà campo - ammette Zauri -, è accaduto anche in qualche frangente della prima frazione. Può capitare, nel calcio. A volte prepari la partita per l’intera settimana in un modo, poi l’avversario ti costringe in campo a fare tutt’altro. Stiamo cercando di lavorare sulla testa dei ragazzi, e devo dire che i progressi si notano, quanto ad atteggiamento, carattere, capacità di soffrire e voglia di non subire gol. Tutto questo mi rispecchia: da giocatore avevo meno doti tecniche di altri calciatori ma ero uno che non mollava mai».

Passi avanti che non autorizzano il club e l’ambiente, per ora, a pensare alla rimonta playoff, fino a quando non sarà scongiurato il rischio degli spareggi-salvezza. «Dobbiamo giocare per salvarci, non possiamo permetterci passi falsi - chiarisce il tecnico rossonero -. Questi tre punti ci danno un po’ di ossigeno ma non sono sciocco da pensare che con un pari e due vittorie abbiamo risolto tutti i nostri problemi. Sembra una frase fatta, ma è la verità. Piedi ben saldi a terra, la strada è ancora molto lunga. Tutti insieme dobbiamo tirarci fuori, il prima possibile, dalle sabbie mobili».

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