serie b
Calcio, Mignani e la trappola Terni: «Bari, sarà una battaglia»
«Loro in difficoltà, partita terribile. Il mercato? Saremo competitivi lo stesso»
BARI - Il mercato è chiuso, il tifo biancorosso non è certo al settimo cielo, ma il Bari deve tornare in campo. E affrontare almeno quattro mesi di campionato con l’attuale organico, a meno di interventi provenienti dalla lista degli svincolati. Soltanto i risultati potranno vincere il malcontento della piazza: per il gruppo di Michele Mignani le responsabilità inevitabilmente aumenteranno. Fin dal match odierno contro la Ternana. Eppure, il tecnico ligure non vede problemi nel suo organico. E non teme il confronto del campo.
«Non è facile fare mercato», premette Mignani. «In Italia c’è il malvezzo di arrivare sempre all’ultimo giorno, magari non sempre si riesce a trovare quello che si cerca. Ma sono convinto che abbiamo una rosa competitiva, omogenea, con almeno due elementi per ruolo, mentre a centrocampo le alternative sono persino in numero maggiore. C’è sempre condivisione su ogni movimento, il fatto non chieda niente significa semplicemente il non fare nomi perché magari si tratta di calciatori irraggiungibili, ma su tutto c’è confronto. Il direttore Polito non si è mai tirato indietro nel raffronto pubblico e non lo farà nemmeno adesso. Così come il presidente».
Sembra evidente che in attacco manchi almeno un’altra punta di ruolo, qualcuno obietta anche la carenza di un quinto centrale difensivo. La priorità è la partita con la Ternana. «L’anno scorso avevamo cinque centrali, ma in tal modo abbiamo visto che qualcuno resta sempre un po’ troppo sacrificato. Pucino, ad esempio, è un giocatore evoluto: può anche agire da centrale o laterale in una difesa a tre, pertanto non ho pensieri sulla retroguardia. Nella fase offensiva, ci siamo messi nelle condizioni di giocare in più modi, abbiamo elementi in grado di interpretare concetti che proponiamo. Il parco attaccanti forse è addirittura più ampio. Per me Aramu è una seconda punta: non l’ho chiamato, non è mio costume, ma lui è un ragazzo d’oro, umile, che sa stare in gruppo. A Siena veniva da un periodo difficile, ci siamo aiutati a vicenda. Se è venuto qui, probabilmente sa che può lavorare bene. Stiamo anche provando Morachioli da attaccante esterno, Sibilli è un universale, Achik lo seguiamo dallo scorso anno perché ci piace la sua vivacità, oltre le doti tecniche. Non ho mai giocato con un centravanti strutturato: probabilmente se avessimo venduto prima Scheidler, forse avremmo preso un altro attaccante, ma soltanto per estrema tranquillità. Pensiamo di essere comunque al completo: ecco perché tenere Aurelian non sarebbe stato giusto, né per lui che forse si sente meno tranquillo, così come quando si gioca in casa si nota un certo mormorio. Ora speriamo che cambiando contesto dimostri le due qualità perché ne ha. A noi serviranno anche i gol anche dei centrocampisti, nell’ambito di un gioco corale.
Gli svincolati? Possono capitare partite in emergenza, ma non si possono comprare giocatori per una gara. Su chi è senza contratto si possono sempre fare sempre valutazioni: per ora le soluzioni non mancano, vedremo se poi succederà o meno qualcosa. Comprendo le opinioni di tutti, ma penso che una cosa sia certa: io e Polito siamo arrivati insieme e abbiamo dato dimostrazione di portare risultati prodotti da squadre dignitose e degne. Si può fare meglio o peggio, ma abbiamo sempre proposto uno spirito combattivo, spendendo fino all’ultima goccia di sudore. Questo è quanto vogliamo assolutamente realizzare: altro non posso promettere. Ma una cosa è certa: Lavoreremo giorno e notte per rendere il Bari sempre più competitivo. Il rapporto con la piazza? Nel calcio, l’affetto e la riconoscenza dei tifosi trovano conforto nei risultati. Non sono il migliore allenatore del mondo e nemmeno il migliore tecnico che ha avuto il Bari, ma spero che mi si riconoscano impegno e serietà, così come auspico di essermi guadagnato un pizzico di fiducia in questi due anni».
Per scacciare qualche malumore, il modo migliore sarebbe centrare subito un successo, magari approfittando di una Ternana ancora a zero punti dopo tre gare. «Ci aspetta una gara terribile», dichiara Mignani. «Troveremo un avversario in un frangente delicato. Voglio squadra che abbia personalità e brami di vincere. Lo scorso anno andammo a Terni con gli umbri in una situazione simile: abbiamo giochicchiato, subito il gol, senza trovare una reazione all’altezza. Parlo con sempre con i ragazzi, può succedere di avere più volti ad interno di una gara come nel confronto con il Cittadella, nel quale abbiamo disputato un buon primo tempo, calando nel secondo. Occorre voltare pagina e trovare continuità di prestazioni».