Serie B
Bari, avanti tutta, scontro d’alta quota sul campo di Pisa
Match oggi alle 16.15: obiettivo ridurre il gap dal Genoa, blindare la terza posizione, confermare il momento positivo, per i Galletti una domenica «elettrica»
BARI - Scontro d’alta quota, posta in palio pesantissima: alle viste la possibilità che siano emessi i primi verdetti. La trasferta di Pisa in programma oggi alle 16,15 può rappresentare un primo decisivo snodo per capire in quale modalità il Bari cercherà la strada per la serie A. Si rinnova un confronto che ricorda i nobili trascorsi dei due club: i 34 precedenti, infatti, sono andati in scena tra serie A e B, con un solo incrocio in Coppa Italia. Il bilancio complessivo sorride ai biancorossi con dieci vittorie e 17 pareggi, mentre sette sono le sconfitte. In Toscana, però, lo score è a favore dei nerazzurri con sei affermazioni, otto sono i pari, soltanto due i blitz dei Galletti: l’ultimo, il 29 marzo 2009 per 1-0 con rete di Guberti, fu un passo decisivo nella cavalcata verso la serie A per gli uomini all’epoca guidati da Antonio Conte. Gli ultimi tre confronti diretti (due in Puglia, uno a Pisa), invece, si sono puntualmente conclusi sullo 0-0, compreso il match d’andata dello scorso 4 dicembre al San Nicola.
ULTIMO ASSALTO AL SECONDO POSTO? Non si può certo parlare di gara semplice per gli uomini di Michele Mignani, terzi con 57 punti (raccolti grazie a 15 vittorie e 12 pareggi, mentre sei sono i ko), a nove lunghezze dalla zona promozione diretta delimitata dal Genoa, secondo. Eppure, a cinque giornate dal termine della regular season, la trasferta al «Romeo Anconetani» potrebbe rappresentare una delle ultime possibilità per accorciare le distanze dai liguri per poi provare a giocarsi il tutto per tutto nello scontro diretto in programma all’ultimo turno, il prossimo 19 maggio, a Marassi. Il Grifone, infatti, sarà impegnato fuori casa anche nel prossimo turno, in una complessa gara con il Sudtirol. Fondamentale, inoltre, blindare la terza posizione, ovvero il migliore trampolino possibile in chiave playoff, mantenendo un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. E a proposito di spareggi promozione, ieri i biancorossi hanno tagliato il traguardo del matematico accesso ai playoff grazie al pareggio fra Palermo e Benevento.
MOMENTI OPPOSTI La capacità di reagire è stato uno dei principali punti di forza del Bari, in grado di risollevarsi prontamente dopo una battuta d’arresto. Uno spirito confermato anche nell’ultimo mese: allo stop di Terni, sono seguiti sette punti nelle ultime tre giornate, grazie ai successi con Benevento e Sudtirol, nonché al pareggio in rimonta di sabato scorso con il Como. Situazione completamente diversa per il Pisa, settimo a quota 46 insieme alla Reggina (11 successi, 13 pareggi, nove rovesci lo score nerazzurro) ed in zona playoff che ha raccolto appena un punto (pari interno con il Cagliari) negli ultimi tre incontri, scanditi dalle sconfitte in trasferta con Cosenza e (nello scorso turno) Ternana. I viaggi infausti per i toscani sono, in realtà, tre di fila se si conta pure lo stop di Modena, mentre in sei giornate è arrivata una sola vittoria, in casa con il Benevento. Una netta frenata che rischia di compromettere la poderosa rimonta centrata con il ritorno in panchina di Luca D’Angelo. Il tecnico che lo scorso campionato arrivò fino alla finale playoff (persa ai supplementari con il Monza) è subentrato a Rolando Maran (ex tecnico del Bari nel 2006-07) con la squadra ultima, con soli due punti. Con il cambio di allenatore, è arrivata una serie di tredici risultati utili (sette affermazioni e sei pari) che ha riportato in quota i toscani. Quindi, il nuovo frangente di flessione.
ANIMA CORSARA Il Bari ha costruito in trasferta le sue maggiori fortune. Con 31 punti conquistati fuori casa, i biancorossi vantano il miglior rendimento esterno della B. Ben nove sono le vittorie: ne manca soltanto una per eguagliare il record assoluto nei 115 anni di epopea del Galletto, stabilito dalla squadra di Antonio Conte nel 2008-09, torneo che culminò con la promozione in serie A. Quattro, invece, sono i pareggi e soltanto tre le sconfitte. Lontano dal San Nicola, vanta anche l’attacco più prolifico e la difesa meno battuta (22 reti realizzate, 12 subite, come il Frosinone) della B. Numeri che confermano la propensione di capitan Di Cesare e compagni agli impegni fuori dalle mura amiche. A sua volta, il Pisa non vanta uno score interno da prima fascia: 26 i punti incamerati (proprio come il Bari al San Nicola), suddivisi in sette successi e cinque pari, mentre quattro sono le sconfitte subite. I toscani si distinguono per essere una delle compagini per numero di calciatori mandati in gol: ben 14 (soltanto il Genoa ed il Parma ne hanno iscritti di più in classifica marcatori, rispettivamente 15 e 16). I biancorossi, invece, sono stati trascinati essenzialmente dalla coppia d’attacco composta da Antenucci e Cheddira, la più prolifica della categoria con 24 reti complessive, otto per il 38enne molisano, 16 per il 25enne marocchino. La formazione di Mignani, invece, ha mandato a bersaglio 12 uomini.
DUELLO TRA EX SPECIALI Mirco Antenucci e Antonio Caracciolo sono tra i calciatori più rappresentativi del campionato di serie B. Bomber consumato il primo, difensore roccioso il secondo, sono gli ex di turno della sfida. Eppure, malgrado il prestigioso palmares di entrambi, sia l’esperienza del bomber molisano al Pisa, sia quella del difensore sardo a Bari sono state quasi da «meteora». La squadra toscana è stata la prima in cadetteria per il «lupo di Roccavivara»: 20 presenze ed un solo gol da gennaio a giugno 2009. E pensare che nel torneo successivo ad Ascoli andò a bersaglio addirittura 24 volte nel torneo cadetto. Caracciolo, invece, fu una scoperta di Giorgio Perinetti che lo pescò nel Pavia e lo portò a Bari nel 2010, aggregandolo alla Primavera. Il centrale di Tempio Pausania non esordì in prima squadra e la stagione successiva fu ceduto, cominciando un percorso che lo ha visto sempre impiegato tra B e A. Oggi, il duello tra Antenucci e Caracciolo sarà uno dei temi portanti del match: entrambi, magari, proveranno a far ricredere chi non ha puntato su di loro.