serie c

Taranto cerca il guizzo playoff il Messina è lo scoglio da superare

Lorenzo D’Alò

Dopo la salvezza, la squadra di Capuano insegue un’altra impresa

TARANTO - Non sarà solo domani il Taranto allo “Iacovone” nell’ultimo impegno della stagione regolare. Ci sarà l’impresa compiuta (la salvezza con due turni d’anticipo) a rassicurarlo. Ci sarà il sogno che può ancora realizzarsi (i playoff) a spingerlo. Ma soprattutto ci saranno i tifosi a sostenerlo. Una presenza più massiccia (o meno sparuta) rispetto alle troppe volte in cui, durante questo campionato ormai agli sgoccioli, lo stadio della Salinella è apparso desolatamente vuoto. E, si sa, non c’è niente di più vuoto di uno stadio vuoto. Ma domani, in occasione della decisiva sfida col Messina, lo “Iacovone” potrebbe offrire un colpo d’occhio leggermente diverso. Niente di paragonabile al catino traboccante di passione che è stato in passato, intendiamoci. Ma una specie di «nuovo inizio».

A lasciarlo supporre sono i primi riscontri della prevendita: si sta viaggiando a una media di 500 tagliandi staccati al giorno, da quando mercoledì scorso è scattata. Una stima che potrebbe portare sui gradoni dello “Iacovone” circa 3mila spettatori. Tifo, in parte, ritrovato. Tifo che forse comincia a smarcarsi da quell’invito a disertare che i gruppi organizzati della curva nord hanno rinnovato, licenziando una nota stampa dai toni inequivocabili. Pensieri e parole con i quali hanno bocciato l’annata calcistica («stagione iniziata con un progetto tecnico finito dopo appena due giornate e mercato di riparazione fallimentare») e ribadito la totale disistima nei confronti dell’attuale società («continua a proporci una programmazione farlocca»). Insomma, la nord continuerà a disertare le partite casalinghe sino a quando non ci sarà un cambio di proprietà.

Ma l’attesa di Taranto-Messina cresce comunque. Lievita col passare delle ore. Vincendo, la squadra rossoblù potrebbe tagliare l’ambito traguardo dei playoff, se l’aggiornata classifica avulsa finale dovesse continuare a premiare il suo sforzo. Vincendo, il Messina potrebbe evitare lo spareggio playout, conquistando una salvezza diretta che, al termine del girone d’andata, appariva quasi impossibile. Partita, dunque, in cui il pareggio non serve perché rischia di mortificare le ambizioni e le speranze di tutti. Capuano, che non derogherà dal 3-5-2 grazie al quale ha reso spesso la difesa del Taranto un fortino inespugnabile, recupera Mastromonaco. Sarà assente Boccadamo (squalificato). Restano inutilizzabili i convalescenti Manetta, Diaby, Ferrara e Crecco. Al Messina mancherà l’ex Versienti.

Ma Taranto-Messina confina anche col futuro. E il futuro ha già il profumo acre del mercato. Ci sono calciatori con i quali il Taranto vorrebbe realizzare robuste plusvalenze. In cima alla lista c’è sicuramente il difensore centrale Matias Antonini, che ha estimatori in B (Catanzaro su tutte) e piace anche in serie A (Empoli, Salernitana e Lecce). E sul quale è vivo l’interesse del Brighton di De Zerbi (Premier). Per il difensore brasiliano il Taranto chiede non meno di 1 milione di euro.

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