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Calcio, Lecce si gode Hjulmand: da scommessa a leader
Il direttore tecnico Corvino l’ha pagato appena 170 mila euro. Oggi il centrocampista fa gola ai club della Premier League
LECCE - Atalanta-Lecce, il duello dei giovani vichinghi. Da una parte Morten Hjulmand, capitano della squadra giallorossa, dall’altra Rasmus Højlund, attaccante della dea. Entrambi danesi, sono fra i giovani più promettenti dell’intera serie A e hanno già gli occhi dell’intera Europa addosso. Dopo quanto di buono fatto vedere in serie B, Hjulmand era chiamato a confermarsi anche nella massima serie e le aspettative non sono state deluse. Il regista ventitreenne, cresciuto nel settore giovanile del Copenaghen, si è affermato ad alti livelli anche nel calcio dei grandi. Con la fascia stretta al braccio è il più giovane capitano delle venti squadre di serie A. Gioventù, ma anche tanta personalità. In campo è un leader, sia dal punto di vista tecnico e sia dal punto di vista carismatico. Il tecnico Marco Baroni non ha praticamente mai fatto a meno di lui. Finora ha collezionato venti presenze, sempre da titolare, saltando solo due partite per squalifica. Gli manca solo la gioia del gol, che sarebbe il primo in assoluto in maglia giallorossa. È arrivato nel Salento nel gennaio del 2021 e da lì in poi è stato un continuo crescendo. Oggi è diventato un mediano completo che fa gola a squadre in tutta Europa. È dotato di buona visione di gioco, ma riesce a fare la differenza grazie alla sua capacità di leggere in anticipo le linee di passaggio avversarie e ad intercettare i palloni lungo tutto il campo. Forte fisicamente e dinamico, si esalta nel gioco duro e nei contrasti.
Da tempo beniamino dei tifosi, con la fascia di capitano al braccio è diventato un po’ il simbolo del progetto Lecce e della capacità del club giallorosso di scovare il talento e di lavorare affinché questo sbocci definitivamente. Quella che ha portato Hjulmand nel Salento è l’ennesima brillante operazione di mercato condotta dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino. Il Lecce ha acquistato il danese dall’Admira Wacker (club che oggi milita nella seconda serie austriaca) per una cifra di circa 170 mila euro. Due anni dopo, il valore del cartellino di Hjulmand è schizzato alle stelle e già a gennaio il club giallorosso ha resistito a importanti offerte economiche provenienti dall’estero. In particolar modo dalla Premier League inglese e dal Southampton, che nella sessione di mercato invernale ha messo nero su bianco un’offerta di tredici milioni di euro per il cartellino del regista danese. Il Lecce ha fatto muro e non si è voluto privare di uno dei suoi gioielli, il cui apporto nella corsa salvezza è decisivo. Se ne riparlerà poi in estate, quando è ragionevole immaginare che molti club busseranno alla porta della società di Via Costadura e il valore del giovane danese potrà essere ancora più elevato rispetto all’offerta rifiutata a gennaio.
Da talento a talento, domenica all’ora di pranzo Hjulmand sarà chiamato al difficile compito di fermare il suo connazionale Højlund. In comune i due hanno il passato nel settore giovanile del Copenaghen e nel campionato austriaco, ma soprattutto la voglia dirompente di fare la differenza in un campionato difficile ma avvincente come la serie A italiana. L’attaccante atalantino è uno degli uomini del momento nel campionato, avendo realizzato quattro reti nelle ultime sette partite giocate. In estate il club bergamasco ha effettuato uno sforzo economico importante, sborsando 17 milioni di euro per strapparlo allo Sturm Graz, ma a pochi mesi di distanza dall’acquisto il valore del cartellino è già più che raddoppiato. Lecce contro Atalanta, Hjulmand contro Højlund, una entusiasmante sfida nella sfida: comunque vada, vinceranno il talento e la programmazione di due società modello.
NOTIZIARIO - Il Lecce ha sostenuto un allenamento ieri pomeriggio sul campo di Acaya in vista del confronto in trasferta con l’Atalanta, in programma domenica alle 12:30. Nel prossimo match mister Baroni dovrà fare a meno di Gonzalez, che è stato fermato per un turno dal giudice sportivo. Alla seduta di allenamento non hanno preso parte gli assenti Dermaku e Pongracic, mentre ha svolto un lavoro personalizzato Maleh. Questa mattina è in programma un altro allenamento, sempre ad Acaya.