Giallorossi

Lecce, parla il ds della Reggiana: «Una corazzata. Mancosu e Coda super»

Antonio Calò

Il match in programma domani al Via del Mare alle 14

«Affronteremo il Lecce con la consapevolezza di dovercela vedere con una grande squadra, attrezzata per ben altri obiettivi rispetto ai nostri, ma tenendo fede a quelli che sono i principi di gioco che ci caratterizzano e cercando di sfruttare al meglio le doti che abbiamo a disposizione. Fatte le debite proporzioni, per la Reggiana, la sfida di domani avrà lo stesso grado di difficoltà che, in serie A, incontrerebbe una formazione costruita per salvarsi, andando a giocare sul terreno della Juventus». In questo modo, Doriano Tosi, direttore sportivo del club emiliano, inquadra il match che la sua compagine disputerà domani, alle 14, al Via del Mare, contro Fabio Lucioni e compagni.

Siete stati colpiti pesantemente dal Covid-19. Come avete vissuto questa situazione?
«Siamo stati aggrediti dal virus ed in pochi giorni siamo diventati un focolaio. Purtroppo, mentre in C per molto meno è possibile rinviare una gara, tra i cadetti non è così. Pertanto, abbiamo pagato un pesante tributo, perdendo con l’Ascoli, con la rosa decimata, rinviando il match col Cittadella e non presentandoci a Salerno».

Cosa pensa del Lecce?
«Ha la forza, l’organizzazione, la personalità tecnica e caratteriale di uno schieramento messo su per vincere. Dispone di un organico di altissimo livello. È allenato da un bravissimo allenatore e da un ottimo staff. Ha alle spalle una società forte e solida».

Potendo, quale calciatore toglierebbe ai salentini?
«Alcuni sono quasi “illegali” per la B. Se proprio devo, ne indico due. Uno è Mancosu, che per qualità tecniche, in serie B, è assolutamente super. L’altro è Coda, un attaccante che non ha certo bisogno di essere presentato perché il suo valore è noto».

Che Lecce si aspetta?
«I salentini sono reduci dal 3-1 casalingo inflitto al Pescara e dal 5-1 rifilato alla Virtus Entella a domicilio. Il loro intento sarà quello di proseguire la striscia di vittorie e di continuare a progredire sul piano del gioco. La Reggiana, dal canto suo, è abituata ad essere sempre propositiva ed a provare a fare il proprio gioco. Tenteremo di rendere la vita dura ai nostri avversari con le nostre peculiarità. Del resto, loro hanno studiato bene il nostro modo di stare in campo, come noi abbiamo fatto con loro».

Il campionato ha espresso già le sue gerarchie?
«Ci sono 12 squadre che sgomiteranno per meritare un posto nei play off. Tra queste, cinque o sei, tra le quali il Lecce, si contenderanno la promozione diretta. Le restanti 8, tra le quali la Reggiana, battaglieranno per conservare la categoria e per evitare i playout».

Quali sono le maggiori candidate al salto in A?
«Lecce, Spal e Brescia, le tre retrocesse, il Monza, che si è mosso con il dichiarato intento di approdare in massima serie, e l’Empoli, che attualmente è in testa. A breve distanza ci sono il Frosinone ed altri team».

(foto Ansa - Simone Arveda)

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