SERIE A

«Il Lecce crescerà ma è fondamentale tenere i conti in ordine»

Antonio Calò

Corrado Liguori svela l’idea di creare un canale tv

Com’era accaduto con presidente Saverio Sticchi Damiani qualche giorno prima, tantissimi tifosi del Lecce, dal Salento, dalle diverse regioni italiane, ma anche da altri stati europei e da un paio del sud America, interagiscono con il vice presidente Corrado Liguori in diretta Instagram, proponendo le domande più disparate, sugli argomenti più vari. Ancora una volta, insomma, arriva la conferma del legame saldissimo che si è creato tra il popolo giallorosso e l’attuale proprietà.

I sostenitori giallorossi sognano un Lecce che meriti di disputare l’Europa League. «Il nostro progetto era quello di portare la squadra fuori dall’inferno della Lega Pro in tempi previ e di farla approdare nuovamente nel calcio che conta - dice Liguori - Ma anche di riuscirci con un bilancio sano. Lo abbiamo fatto a costo di lacrime e sangue e vogliamo continuare a crescere con i passi giusti. Il prossimo dovrebbe essere quello di dotare il club di un proprio centro sportivo. Poi continueremo. Vedremo se sarà possibile arrivare ad eguagliare il modello di piccole società, che si sono strutturate tanto bene da potersi permettersi di lottare per obiettivi più ambizioni della sola salvezza, che già costituisce comunque un grande traguardo».

Tra le novità in cantiere c’è un canale tv del Lecce: «Questo è un mio “pallino”. Non è una priorità immediata, ma ci stiamo pensando. Quando tutto sarà pronto ne parleremo prima in seno al gruppo dirigente e poi renderemo noti tutti gli sviluppi».
Un altro argomento che sta a cuore ai tifosi è quello dello stadio: «In estate, grazie al lavoro certosino portato avanti da Provenzano e Mercadante, ma anche da tutte le maestranze che sono state impegnate, abbiamo fatto un lavoro di restyling eccezionale, in brevissimo tempo, con fondi del club. Abbiamo altri interventi in cantiere. Inoltre, è sempre in piedi l’ipotesi di copertura, connessa ai Giochi del Mediterraneo in programma a Taranto».

L’iniziativa dell’abbigliamento realizzato con il marchio 1908 legato al Lecce sta avendo successo: «Abbiamo un fatturato importante. Raggiungeremo il punto di pareggio in 3-5 anni. Il margine è destinato interamente al settore giovanile. Andiamo fieri dell’iniziativa».

L’amore di Corrado Liguori per il Lecce è sbocciato nella stagione 1975/1976, quella della promozione dalla C alla B centrata con il compianto Mimmo Renna in panchina: «Papà mi portò in tribuna Est, in occasione dell’ultima partita di campionato, con il Sorrento, terminata per 1-1 (6 giugno 1976 ndr). Fu amore a prima vista. Non ho mai smesso di seguire quella che è diventata la mia squadra del cuore. In seguito l’ho fatto per anni dalla curva Nord. All’epoca non avrei mai immaginato di entrare in seno alla società».

Scontato chiedersi quale sia il calciatore più amato dal vice presidente, che prova a sottrarsi alla risposta: «Sono davvero tanti quelli che mi hanno infiammato». Poi incalzato, ammette: «Chevanton, ma faccio un grave torto ad altri, che pure sono stati bravissimi ed hanno contribuito a scrivere la storia del Lecce».

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