Un investimento di 25 milioni per riportare il Bari in serie A in cinque stagioni, un progetto per il calcio giovanile e femminile con l'obiettivo di riscatto sociale di alcuni territori cittadini, un progetto di ristrutturazione e riuso degli stadi Della Vittoria e San Nicola con un impegno di circa 30 milioni, oltre 1 milione e 200mila euro per la manutenzione, un contributo di mille euro le di € 1.000 a tutte le società e associazioni affiliate alla FIGC della città finalizzato all’acquisto di strumentazione e materiale tecnico per sostenere la loro attività. Sono alcuni dei dati del Business plan - intitolato «Ci siamo» - reso pubblico dalla SS Bari 1908, la cordata degli otto imprenditori baresi (Sebastiano Ladisa, FINLAD S.r.l.; Angelo Disabato, ARIETE Soc. Coop; Francesco Rossiello, ASSITRADE S.r.l.; Eugenio Bernard, F.lli Bernard S.r.l.; Giuseppe Volpe, La Lucente S.p.A.; Raffaele Catalano, ASSIDEA S.r.l.; Domenico Di Paola, Merula S.r.l.; Antonio Maria Vasile) che ha concorso alla manifestazione di interesse del sindaco di Bari, assegnata al patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Un progetto finalizzato non solo a far rinascere la società Bari Calcio «ma di dare anche nuove opportunità ai cittadini, riqualificando zone della città e organizzando eventi di intrattenimento con la mission di creare un vero e proprio Polo per lo sport, la cultura, il sociale e il civico».
Gli otto imprenditori baresi (rappresentano un fatturato complessivo di 500 milioni di euro e 7.000 dipendenti) hanno deciso di rendere pubblico il Piano industriale attraverso la pagina Facebook e il sito della società con un comunicato nel quale, ricordando il loro sforzo per un atto di amore verso la squadra e la città precisano che il progetto resta insieme ai valori e alla voglia di investire nel sociale ed auspicano «che possa essere condiviso da chi si è aggiudicato il titolo sportivo», ovvero la SSC Bari di Aurelio De Laurentiis.
«Rispettiamo la scelta del sindaco - scrivono - ma rivendichiamo con orgoglio l’impegno di dare un contributo per risolvere le emergenze non solo sportive, ma sociali , culturali e industriali del nostro territorio, consapevoli che senza crescita sociale e gestione efficiente delle risorse non ci può essere crescita collettiva».
Nel progetto vengono proposte una serie di idee per riqualificare i due contenitori sportivi, ma soprattutto sono elencate una serie di attività aventi finalità sociali, con particolare riferimento a quelli che riguardano le società di disabili. E' anche fatton restyling del marchio-logo partendo anche dai 90 anni del galletto, lo storico marchio che fu assegnato alla squadra nel 1928. Il galletto dell'epoca Matarrese, per intenderci, è stato rivisto e attualizzato stilisticamente non potendo essere utilizzato quello originario in quanto registrato e nella disponibilità di Fc Bari 1908 (la società ora di Giancaspro) dopo l'acquisizione da parte di Paparesta all'asta fallimentare del 2014.