IL FUTURO del polo energetico

«Avanti con la Brindisi post decarbonizzazione»

NICOLA BELLANOVA

Alla vigilia dell’incontro di oggi al ministero del Made in Italy alla presenza del ministro Adolfo Urso la Cgil chiede certezze sui progetti e su bonifiche e dissalatore

La decarbonizzazione è un’opportunità per il territorio, e Brindisi si farà trovare pronta. Alla vigilia dell’incontro di oggi al ministero del Made in Italy alla presenza del ministro Adolfo Urso, dei rappresentanti istituzionali a ogni livello e delle categorie produttive, c’è ottimismo sui progetti di riconversione del polo energetico. Tra quelli più ambiziosi, c’è l’aggiudicazione, da parte di Enel, della realizzazione della più grande filiera al mondo per un impianto di accumulo di tipo bess che sorgerà nel sito della centrale di Cerano, ma in aree che non interessano le attività produttive. Fiducia e sostegno anche da parte del governo, come conferma il deputato Mauro D’Attis: «Enel può fare ancora molto per accompagnare istituzioni e lavoratori in questa fase di transizione e noi stiamo portando avanti un impegno serissimo grazie al quale abbiamo decine di nuovi investitori pronti a fare impresa nel nostro territorio».

Nel frattempo, ricorda il parlamentare di Forza Italia, il ministro Pichetto Fratin ha stanziato oltre 5 milioni di euro per la tutela ambientale della falda di Cerano. Ma non c’è solo Enel, naturalmente, visto che le aree industriali brindisine sembrano fare gola a tanti gruppi importanti: «Con la ormai nota norma D’Attis-Battilocchio, abbiamo dato il via ad una nuova stagione di investimenti per proteggere e rilanciare l’occupazione nel territorio e disegnare nuovi scenari ancora più ambiziosi per il futuro - evidenzia D'Attis - L’attività con Mimit, Invitalia e Commissario straordinario va avanti per selezionare progetti per il sito, con oltre 50 manifestazioni di interesse che riguardano settori come logistica, trasporti, ICT-datacenter, aeronautica, agroalimentare, turismo, economia circolare, navale e cantieristica».

La Cgil di Brindisi, che sarà rappresentata al tavolo ministeriale, esprime cauto ottimismo ma chiede certezze: «Accogliamo con spirito positivo ogni annuncio di possibile sviluppo, ma ora servono certezze - afferma Massimo Di Cesare, segretario generale della Cgil Brindisi - Ai lavoratori non bastano le parole: vogliamo conoscere i progetti veri, i soggetti industriali coinvolti, gli impegni occupazionali, le garanzie sociali. La credibilità della transizione si misura sui fatti, non sulle dichiarazioni». Di Cesare apprezza la consapevolezza del ministero dell’ambiente per la messa in sicurezza della falda di Cerano: «Alla luce del progetto Aqp per un nuovo dissalatore nell’area della centrale - aggiunge - riteniamo necessario chiarire come questo intervento si integri con le attività di bonifica finanziate dal Mase. Serve una valutazione trasparente per capire se le due operazioni siano pienamente compatibili».

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