lavoro e territorio

Brindisi, l’annuncio di Eni ed Enel: «Centinaia di occupati»

andrea pezzuto

Ieri al porticciolo l’avvio dello Snim e l’evento «I colori dell’energia». Il cantiere per l’impianto di stabilizzazione della rete elettrica dovrebbe garantire lavoro per due anni a circa 400 unità.

Giornata piena quella di ieri al Marina di Brindisi tra l’inaugurazione del Salone nautico di Puglia e l’avvio della prima edizione de «I colori dell’energia», evento che ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali e grandi player del settore energetico. A entrambi gli appuntamenti ha partecipato il candidato alla presidenza della Regione, Antonio Decaro. Tra i relatori del festival ideato dal presidente uscente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, c’erano Giuseppe Ricci, direttore operativo di Eni nel settore delle trasformazioni industriali, e Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia. Il primo ha sciorinato i numeri della fabbrica di batterie per accumuli stazionari di energia rinnovabile che la società realizzerà a Brindisi a partire dal 2027. «Parliamo di un mercato in crescita, investiremo 800 milioni di euro nell’impianto di Brindisi e in termini occupazionali passeremo dai 450 dipendenti attuali dello stabilimento petrolchimico di Eni Versalis a 1.300 addetti tra diretti e indiretti». Ma Ricci conferma anche la disponibilità di Eni a fare ricerca a Brindisi, magari all’interno della Cittadella, e apre a nuovi investimenti nell’area del petrolchimico. «Pensiamo che possa diventare un laboratorio.

D’altronde, nel nostro progetto Brindisi avrà la caratteristica di servire anche l’altro impianto che il nostro socio (Seri Industria, ndr) sta portando avanti in Campania, quindi Brindisi rappresenterà un polo molto importante. È inoltre auspicabile attrarre nuovi investimenti: siamo una grande azienda che opera in tutto il mondo e dobbiamo essere sfruttati come catalizzatore. Auspico che sia nel settore delle batterie che in altri campi si possano creare filiere produttive. Ci sono tantissime aree libere nel petrolchimico, siamo disponibili a valutare utilizzi diversi di questi spazi». Annunciate novità anche sul fronte Enel. «Nella recente asta Macse (Meccanismo di approvvigionamento di capacità di stoccaggio elettrico, ndr) ci siamo aggiudicati - ha riferito Lanzetta - la possibilità di realizzare a Brindisi il più grande impianto di accumulo Bess al mondo. Lo costruiremo nel sito della centrale, ma in aree che non interessano le attività produttive».

Il cantiere per l’impianto di stabilizzazione della rete elettrica, che prevede una potenza di oltre 700 Mw, dovrebbe garantire lavoro per due anni a circa 400 unità. E crescenti impatti economici sono attesi anche dal settore nautico, che vede lo Snim, alla sua 21esima edizione, in continua ascesa in termini di partecipazione di espositori e volumi di affari. «Il Salone nautico è la nostra vetrina, ma anche un laboratorio di sviluppo - ha affermato l’organizzatore, Giuseppe Meo -. La nautica può essere un settore di riferimento per la reindustrializzazione di Brindisi. Aree sul mare disponibili ci consentirebbero di avere investitori importanti. È già stato presentato al tavolo del Mimit un progetto per realizzare un cantiere nautico da 60 milioni di euro e mille posti di lavoro. Non possiamo più attendere, dobbiamo fare un passo avanti per non perdere questa occasione».

Privacy Policy Cookie Policy