ambiente

Brindisi, pugno di ferro del Comune contro le discariche abusive di rifiuti speciali pericolosi

NICOLA BELLANOVA

Una maxi discarica a ridosso del canale Fiume Grande, in località Paticchi, è stata scoperta nelle scorse settimane dai carabinieri forestali di Brindisi.

Una maxi discarica di materiale pericoloso a ridosso del canale Fiume Grande, in località Paticchi, è stata scoperta nelle scorse settimane dai carabinieri forestali di Brindisi.

Il sindaco Giuseppe Marchionna dopo aver raccolto la documentazione del caso, ha emesso un’ordinanza indirizzata al proprietario del terreno, che entro trenta giorni dovrà provvedere alla totale rimozione dei rifiuti e provare il regolare smaltimento in impianti deputati ad accoglierli.

Giunge quindi a conclusione una vicenda (purtroppo non l’unica, da un paio d’anni a questa parte) partita il 3 giugno scorso quando, a seguito di sopralluogo effettuato in relazione a una comunicazione di notizia di reato contro ignoti, pervenuta dal Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, il nucleo Forestale di Brindisi accertò che in località Paticchi, lungo il canale di bonifica Fiume Grande (che sfocia nel porto medio bypassando la zona industriale), ignoti avessero causato un incendio che aveva interessato alcuni tratti dell’alveo del canale, alcuni tratti dell’argine e alcuni tratti della stradina che costeggia il corso d’acqua che scorre nell’agro a sud del capoluogo.

In particolare, su un terreno adiacente l’area di competenza del Consorzio, era stato rinvenuto un ingente quantitativo di materiale completamente combusto che si è poi scoperto essere un grosso telo di pacciamatura utilizzato in agricoltura. Inoltre, era presente un piccolo cumulo di materiale inerte. Il Comune ha intimato l’immediata rimozione, ma dopo un successivo sopralluogo compiuto dalla polizia locale, stante l’inerzia del destinatario del provvedimento e in virtù del fatto che l’area comunque è accessibile a tutti e che via stata trascuratezza da parte del proprietario, è stato necessario emanare l’ordinanza sindacale.

Privacy Policy Cookie Policy