La riqualificazione
Centro ustioni del Perrino di Brindisi: lavori al capolinea entro fine dicembre
Un reparto di rilievo nazionale sarà ancor più all’avanguardia
Un centro di eccellenza di livello nazionale, che presto diventerà ancora più funzionale per un’utenza specifica. Il Centro ustioni dell’ospedale Perrino di Brindisi, si rifà il look e, nonostante il cantiere aperto, il servizio non ha subito contraccolpi.
Attualmente sono in corso gli interventi nella nuova ala di oltre 600 metri quadri che ospiterà otto stanze di degenza, in linea con quanto previsto dal Piano di riordino ospedaliero, che riconosce il Perrino come Centro di eccellenza per il trattamento dei grandi ustionati. L’intera area ristrutturata sarà completata, come da cronoprogramma, entro la fine di dicembre.
Sotto la direzione dell’ingegner Renato Ammirabile, gli interventi in corso prevedono l’impiego di materiali e tecnologie di ultima generazione, tra cui nuovi infissi, porte interne ed esterne automatiche, pavimentazioni e rivestimenti in pvc ad alta resistenza; pitture murali ad acqua, con colorazioni e segnaletica coerenti con il progetto regionale Hospitality; impiantistica telematica in fibra ottica; sistema di videosorveglianza avanzato e controllo del paziente con monitor a distanza.
Nei giorni scorsi il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, e il direttore del Centro, Giuseppe Minunni, hanno svolto un sopralluogo all’esterno del cantiere: «I lavori procedono spediti e nel rispetto delle esigenze di un reparto con criticità costruttive ed esigenze complesse come un Centro Ustioni - afferma il dottor Minunni -. Nel nuovo Centro ustioni - prosegue - avremo una sala operatoria dedicata dove verranno effettuati interventi sui pazienti che non si allontaneranno dal centro di cura, rimanendo sempre in ambiente sterile e a pressione negativa».
I pazienti arrivano ormai da ogni parte d’Italia e l’investimento consentirà di allocare tutti i servizi in una stessa area: «Il nuovo Centro ustioni è un’infrastruttura sanitaria all’avanguardia che risponderà alle esigenze del territorio e migliorerà significativamente la qualità dell’assistenza ai pazienti - afferma il direttore generale dell’Asl, Maurizio De Nuccio - Si tratta di un passo importante per il potenziamento della rete ospedaliera, e per garantire cure specialistiche».