Ambiente

Rifiuti, Teknoservice denuncia: «Qui più abbandoni che altrove e nessuno differenzia l’umido»

Andrea Pezzuto

«Marchionna scenda in campo in prima persona come il sindaco di Ceglie»

Differenziata ferma al 43 per cento di giugno (ultimo rilevamento noto) e percentuali di raccolta dell’umido ai minimi storici. Il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti resta un serio problema, che nella commissione consiliare di ieri è stato discusso alla presenza del comandante della polizia locale Antonio Orefice, del dirigente all’Ambiente Danilo Morciano, del Dec Gianluca Fischetto e del direttore di Teknoservice Pietro Piemontese.

«In Puglia gestiamo 26 comuni, Brindisi è tra quelli dove il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti - ha detto Piemontese - è più accentuato. Oltre a questo problema, ci sono quelli della esposizione in qualsiasi giorno e ora dei rifiuti da parte degli utenti e della mancata raccolta differenziata. Esiste inoltre un certa ostilità verso i nostri operatori, vedi il caso del dipendente aggredito per aver chiesto a un utente il codice fiscale, riportando danni medio-gravi. Gli operatori sono terrorizzati». La raccolta differenziata, secondo il direttore della ditta dei rifiuti, «la fanno pochissime persone, non la fanno nemmeno quelli che pagano la Tari. Se la plastica più o meno viene differenziata, l'organico invece assolutamente no, ed è quello che pesa di più».
A settembre dovrebbe partire «una campagna di comunicazione massiva», ma contestualmente servono maggiori controlli. Nelle prossime settimane dovrebbero esserci anche novità rispetto al calendario della raccolta delle utenze domestiche. «L'abbandono dei rifiuti avviene in prossimità dei condomini, pertanto servono appostamenti». Un servizio, questo, che la polizia locale non riesce a garantire a sufficienza a causa della carenza di unità. «Abbiamo numeri risicatissimi - ha ribadito per l’ennesima volta il comandante della polizia locale -. A luglio abbiamo elevato sei sanzioni per abbandono di rifiuti, che mi rendo conto essere pochissime, ma non riusciamo a cogliere in flagrante i cittadini. Nel 2025 ci sono state anche sei comunicazioni di notizie di reato per abbandoni di rifiuti maggiori».

Il presidente della commissione Ambiente, Roberto Quarta, è tornato a porre l’accento sul fatto che «la maggior parte dei ristoratori lascia all'esterno sacchetti neri: bisogna andare a fargli capire che devono chiedere i carrellati, e se non li chiedono, significa probabilmente che non hanno presentato la dichiarazione Tari». Quarta ha poi sollecitato il sindaco Pino Marchionna a «scendere in campo in prima persona, come sta facendo il sindaco di Ceglie Messapica». Ieri, intanto, l’assessore all’Ambiente, Livia Antonucci, ha scoperto una piccola discarica in via Federico II di Svevia e, con l’ausilio della polizia locale e di Teknoservice, è riuscita a risalire ai trasgressori, che saranno sanzionati.

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