La sentenza
Peculato e truffa militare, cadono accuse a ex comandante della stazione di Latiano
Il maresciallo dei cc era accusato di illeciti nell’uso dell’auto di servizio
La Procura militare di Napoli ha archiviato le accuse al maresciallo maggiore Luigi Raffaele, comandante della stazione dei Carabinieri di Latiano dal 31 ottobre 2019 al 24 ottobre 2024.
Il militare, difeso dall’avvocato Antonio La Scala di Bari, era accusato di peculato militare e truffa militare (si tratta di reati previsti e puniti dal codice penale militare che in caso di condanna prevedono la destituzione) per aver adoperato, secondo l'accusa, l'auto di servizio per finalità personali che non sarebbero state né consentite né previste.
«In realtà - ha fatto notare la difesa del maresciallo - le indagini svolte dagli inquirenti hanno dimostrato l'insussistenza delle fattispecie dei reati militari contestati al maresciallo maggiore Luigi Raffaele. Nel frattempo, tuttavia, sempre secondo la difesa, il militare ha dovuto subire unitamente ai propri familiari l’umiliazione di essere trasferito ad altra sede, con incarico non operativo e demansionato, nonostante gli ottimi precedenti di servizio e la massima valutazione riportata nelle note caratteristiche, senza che nessuno lo abbia mai ascoltato sui fatti contestati».