il caso

Brindisi, l'attentato incendiario accende lo scontro politico. E Marchionna punta l’indice

NICOLA BELLANOVA

«No alla spettacolarizzazione». Antonino: «Il sindaco sbaglia»

BRINDISI - Diventa motivo di scontro politico la partecipata manifestazione a sostegno di Pietro Perchinenna, titolare di “Alimentari Luciano dal 1952”, organizzata sabato dopo l’attentato incendiario alla saracinesca dello storico negozio in viale Arno, nel quartiere Perrino.

Il sindaco Giuseppe Marchionna sabato mattina si era recato, come tanti altri esponenti delle istituzioni e della politica, nella bottega di Perchinenna per manifestare vicinanza anche con l’acquisto dei famosi panini (il «panino solidale» era il tema dell’iniziativa). Ha scelto di mantenere un profilo basso, senza esporsi a selfie e telecamere. Qualcuno, ignorando che anche Marchionna fosse presente alla manifestazione, ha iniziato a insinuare sui social che il primo cittadino non avesse partecipato, facendo paragoni con altri ed esprimendo giudizi.

L’idea di una mobilitazione era nata subito dopo il rogo della saracinesca dal coordinamento comunale del Partito democratico su impulso dell’ex assessore Oreste Pinto e alla fine il messaggio è arrivato forte e chiaro: Brindisi non si piega alla criminalità.

Sabato mattina anche il presidente della Provincia e sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha partecipato all’evento, postando poi alcune foto sul suo profilo istituzionale e rilasciando dichiarazioni alla stampa presente al momento del suo arrivo. E ieri Marchionna su Facebook ha scritto un post sibillino: «La solidarietà si dimostra concretamente, facendo la fila per oltre mezz’ora insieme ai tanti concittadini che rifiutano le minacce e gli attentati. Non serve farlo facendosi seguire da telecamere e fotografi. Altrimenti quell’atto dovuto e sentito da tutta Brindisi diventa un’occasione di spettacolarizzazione di un evento che invece è molto grave e preoccupante». Il sindaco non ha fatto nomi ma c’è chi ci ha visto un riferimento a Matarrelli. E si è accesa subito la polemica. «Mi dispiace, sindaco, ma si sbaglia - ha replicato il consigliere di opposizione Alessandro Antonino - Di fronte ad atti intimidatori così gravi, non si può restare in silenzio né agire in modo discreto. Solo dando risonanza a questi eventi possiamo combattere le minacce e dimostrare che la comunità non si piega alla paura».

E sulla questione è intervenuto anche il consigliere Roberto Quarta: «La telefonata in privato, il messaggio di vicinanza, l’abbraccio intimo lo fa un amico, un parente, un semplice cittadino…Chi ricopre cariche istituzionali deve avere il coraggio di mettere faccia e coraggio! Complimenti Presidente Matarrelli!».

Insomma, due diversi modi di interpretare il ruolo istituzionale ma soprattutto, visto che sia il sindaco che il presidente della Provincia hanno portato una solidarietà convinta al commerciante, un modo diverso di intendere la comunicazione istituzionale.

Ieri anche Confesercenti Brindisi, attraverso il presidente Michele Piccirillo, ha manifestato vicinanza all’esercente: «La straordinaria partecipazione della comunità ha reso questa iniziativa un autentico successo, trasformando la solidarietà in un messaggio chiaro di unità e resilienza».

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