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Martina Franca, incendiò i mezzi di due imprenditori nonostante fosse ai domiciliari: 37enne va in carcere
L’attentato è stato perpetrato ai danni di due fasanesi: l'uomo è dietro le sbarre per evasione
FASANO - Dai domiciliari al carcere, quello di Bari. Nei giorni scorsi i poliziotti del commissariato di Monopoli hanno prelevato F.L., 37 anni, monopolitano ma fasanese di adozione, dalla sua abitazione ubicata in una contrada sita tra Monopoli e Fasano, e lo hanno portato in carcere. Il 37enne è finito dietro le sbarre per evasione.
Come tutti coloro che sono ai domiciliari, per uscire di casa avrebbe dovuto prima chiedere e ottenere il permesso del giudice. Non lo ha fatto e il magistrato lo ha spedito in carcere. Si è fatto una «fama» come ladro di auto, ma a quanto pare negli ultimi tempi si sarebbe dato anche agli incendi.
Stando a quello che è possibile sapere, F.L. sarebbe indagato, al momento in stato di libertà, per l’attentato incendiario ai due imprenditori fasanesi che operano a Martina Franca.
Nella notte tre il 6 e il 7 gennaio scorsi un furgone adibito al trasporto del pane e dei prodotti della panificazione è stato distrutto dalle fiamme. Il mezzo di lavoro era parcheggiato nelle immediate adiacenze del laboratorio artigiano con annesso punto vendita di proprietà di imprenditori fasanesi che da anni hanno impiantato un’attività di successo a Martina Franca.
La circostanza che il malvivente abbia prima tentato, senza riuscirci, di rubare il furgone e poi, tornato sui propri passi, lo abbia incendiato è la prova che si tratti di un atto intimidatorio.
Quello che l’attentatore non aveva messo in conto è il fatto che l’area circostante il laboratorio e il punto vendita è dotata di un moderno ed efficiente impianto di videosorveglianza. Una telecamera ha ripreso ogni sequenza dell’attentato.
Non solo. Ha immortalato anche il volto dell’attentatore. Grazie a quei filmati, che sono stati acquisiti nell’immediatezza del fatto dai poliziotti del commissariato di Martina Franca, l’autore dell’attentato incendiario è stato identificato a tempo di record.
Si tratterebbe, per l’appunto, del 37enne, che nel frattempo è finito in carcere per evasione. Se così fosse, significherebbe che, nonostante fosse ai domiciliari, il 37enne nella notte tra il 6 e il 7 gennaio scorsi è andato in trasferta a Martina Franca per mettere a segno un attentato.
Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è che l’incendiario abbia agito su commissione. Per quanto riguarda l’attentato, la posizione del 37enne monopolitano è ora al vaglio della Procura della Repubblica di Taranto, che potrebbe chiedere a suo carico un provvedimento cautelare.