l'agguato
Superstrada Brindisi-Lecce, assalto armato a portavalori: auto incendiate per ostacolare le forze dell'Ordine VIDEO
La rapina sulla strada statale 613, all'altezza di Torchiarolo. I malviventi avrebbero esploso colpi di arma da fuoco ed incendiato autovetture su entrambi i sensi di marcia
BRINDISI - Hanno affiancato il portavalori, incendiando alcune auto ed un furgone per ostacolare l’arrivo delle forze dell’ordine. Poi i colpi di mitraglietta contro il blindato, dell’esplosivo per far saltare in aria la cassaforte, e la fuga con circa tre milioni di euro tra le campagne del Brindisino. E’ la sequenza da far west, che fortunatamente non ha causato feriti, dell’assalto compiuto questa mattina lungo la statale 613, all’altezza di Torchiarolo, ai danni di un portavalori che conteneva circa 7 milioni di euro, somma destinata al pagamento delle pensioni per la zona di Lecce nei prossimi giorni. Furgone che nel capoluogo salentino non è mai arrivato dopo l’assalto para-militare compiuto da un commando composto da almeno 10 persone. Professionisti, che hanno pianificato il colpo in ogni dettaglio e che potrebbe appartenere a bande specializzate non della zona, ritengono gli inquirenti. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Dalle 8.30 la statale 613 è stata bloccata, fino alla riapertura introno alle 20 della sera: un blocco che ha di fatto paralizzato i collegamenti tra Brindisi e Lecce con gli ingorghi tra le strade secondarie che auto e mezzi pesanti stanno utilizzando per raggiungere le due città. Da questa mattina le forze dell’ordine, anche con il supporto di un elicottero, stanno perlustrando la zona ed acquisendo rilievi per individuare i responsabili dell’azione criminale, che ha destato non poca apprensione tra le comunità locali delle province di Brindisi e Lecce, tanto da indurre per domani il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a far convocare un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si svolgerà a Brindisi in prefettura alle 10.30 alla presenza del capo della polizia Vittorio Pisani.
Illese ma sotto choc le cinque guardie giurate che questa mattina a bordo dei due furgoni (uno con i soldi l’altro di scorta) si sono trovate difronte la banda, pronta a tutto per mettere a segno il colpo milionario. Nell’ambito dell’inchiesta per identificare i responsabili i carabinieri hanno acquisito la testimonianza dei vigilantes.
«Atti del genere sono inqualificabili ed è necessario che non si ripetano» ha evidenziato in una nota il segretario regionale e senatore della Lega Roberto Marti. Ritiene «intollerabile" quanto avvenuto il deputato di Forza Italia Mauro D’Attis, per il quale è necessaria «una immediata risposta dello Stato». L'azione criminale compiuta in Puglia questa mattina si è verificata a meno di una settimana dall’assalto il caveau dell’istituto di vigilanza Mondialpol, alla periferia di Sassari. Anche in quel caso banditi in fuga dopo aver sparato anche ad altezza d’uomo contro i carabinieri.
LE REAZIONI
«La nuova rapina a un portavalori lungo la strada statale 16, nel tratto compreso tra San Pietro Vernotico e Torchiarolo» nel Brindisino «avviene a distanza di 5 giorni dell’assalto al caveau della 'Mondialpol Vedetta 2' in provincia di Sassari e mette ancora una volta in evidenza come tali servizi siano regolamentati in modo da non tutelare le guardie giurate e da mettere a repentaglio la sicurezza pubblica». Lo ha dichiarato in una nota Vincenzo del Vicario, segretario nazionale Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata). «Il ministro dell’Interno Piantedosi, il capo della polizia Pisani e tutte le altre autorità di pubblica sicurezza, debbono prendere atto - ha aggiunto - che i tempi sono cambiati e che l’imperversare della criminalità, che può disporre di armi micidiali ed esplosivi, é un dato di fatto confermato da una sequela inarrestabile di sanguinosi episodi». «Gradiremmo perciò, delle misure urgenti - ha proseguito - per limitare l'attività dei criminali e la circolazione degli strumenti di morte dei quali si servono per dare l’assalto ai nostri colleghi. Non si deve attendere una nuova morte di un lavoratore della vigilanza privata per poi battersi il petto. Già oggi, se il ministro dell’Interno lo vuole possono essere adottate delle misure efficaci per prevenire nuovi assalti a portavalori».
Del Vicario ha evidenziato «che negli ultimi dieci anni abbiamo contato ben 36 colleghi che hanno perso la vita in assalti a banche e portavalori, un dato che dovrebbe essere tenuto in debita considerazione dai politici, dai magistrati, dalle autorità di pubblica sicurezza e dalle forze di polizia».
Si terrà domani mattina alle 10.30 nella prefettura di Brindisi il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza a cui parteciperà il capo della polizia, Vittorio Pisani. Il vertice è stato convocato a poche ore dall’assalto ad un portavalori fatto questa mattina sulla statale 613 all’altezza di Torchiarolo. Durante la rapina sono stati sparati diversi colpi di arma da fuoco contro il mezzo blindato e sono state incendiate alcune auto per ostacolare l'arrivo delle forze dell’ordine. Il bottino dell’assalto al portavalori ammonterebbe a circa 3 milioni di euro.
«L'assalto al portavalori di stamattina è un atto intollerabile che richiede l’immediata risposta dello Stato sia rispetto al fatto specifico sia rispetto alla lotta alla criminalità organizzata e alla mafia anche in termini di potenziamento dei presìdi di sicurezza sul territorio». Lo dichiara il vicepresidente della commissione parlamentare antimafia, il deputato Mauro D’Attis di Forza Italia.
«Ho chiesto al Ministro Piantedosi di intervenire in maniera decisa e la prima risposta - aggiunge - è l’immediata convocazione da parte del Prefetto Luigi Carnevale del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al quale, su iniziativa del ministro, partecipa il capo della Polizia Vittorio Pisani».
«Grave l’episodio che ha coinvolto stamattina un portavalori in Puglia, preso d’assalto lungo la strada statale 613. Per questo, ho chiesto subito l'intervento da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che, come sempre, ha dato celere risposta». Lo afferma in una nota il segretario regionale e senatore della Lega, Roberto Marti. «Su indicazione di Piantedosi, infatti, è stato già convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, guidato dal prefetto Luigi Carnevale a cui parteciperà anche il capo della Polizia Vittorio Pisani. Atti del genere - prosegue- sono inqualificabili ed è necessario che non si ripetano».