Il caso
Fasano, supermercato razziato da una banda che rivende prodotti a nero: fermati
Recuperata la refurtiva dai carabinieri che hanno anche sequestrato arnesi da scasso
FASANO - Avevano fatto razzia di generi alimentari in un supermercato e quando uno dei dipendenti dell’attività commerciale gli ha intimato di fermarsi, si sono dati alla fuga con gli zaini in spalla.
All’esterno del supermercato, però, hanno trovato i carabinieri, che li hanno fermati e arrestati. A giudicare dal «bendidìo» che i militari dell’Arma hanno trovato sull’auto con cui i tre predoni avevano raggiunto il punto vendita Lidl di via Roma, non si è di fronte a ladri per fame. Quella stoppata dai carabinieri è una vera e propria banda di professionisti di furti in supermercati. Gente che ruba per poi rivendere la refurtiva sul mercato nero. Nella Megane – auto con targhe francesi – su cui i tre viaggiavano, i militari dell’Arma hanno trovato generi alimentari del valore di poco meno di 2.000 euro.
Nel mirino di tre cittadini georgiani di 36, 33 e 38 anni è finito il supermercato Lidl ubicato in via Roma, all’ingresso di Fasano arrivando da Pezze di Greco. Erano le 18.30 quando uno degli addetti alle vendite ha notato due persone che, zaini in spalla, si avviavano verso l’uscita del supermercato senza passare dalla cassa. Il commesso ha chiesto ai due di fermarsi e loro, in tutta risposta, si sono dati alla fuga. Uno dei due, nella fuga ha abbandonato lo zaino, al cui interno c’erano derrate alimentari del valore di poco meno di 150 euro. Uscendo dal punto vendita Lidl, i tre georgiani hanno trovato ad aspettarli ben tre pattuglie dei carabinieri. Uno di loro aveva ancora lo zaino carico di alimenti e bevande. Il resto del bottino, i militari dell’Arma lo hanno trovato nella Megane con cui la banda era arrivata a Fasano. Perquisendo la berlina, i carabinieri hanno trovato un vero e proprio emporio alimentare, oltre ad arnesi da scasso e capi di abbigliamento (potrebbe trattarsi della refurtiva di altri colpi messi a segno dalla stessa banda).
I tre georgiani sono stati rinchiusi nel carcere di Brindisi.