Il giallo

Rosa Marina, medico morto durante immersione: si indaga per omicidio colposo. L'autopsia: «Probabile decesso per cause naturali»

Il prof. Pietro Gatti forse è stato investito da un’imbarcazione. Il corpo è stato trovato nel tratto antistante il pontile di Rosa Marina

BRINDISI - È stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo sulla morte del primario del reparto di medicina dell’ospedale Perrino di Brindisi, Pietro Gatti che stava eseguendo un'immersione nelle acque di Rosa Marina, nel Brindisino. La decisione della pm dopo che il medico legale ha trovato una ferita al naso della vittima.

L'uomo è stato trovato senza vita nel tratto antistante il pontile di Rosa Marina durante una battuta di pesca subacquea lo scorso 31 dicembre. La pm Livia Orlando ha aperto un fascicolo con l’accusa di omicidio colposo e disposto l’autopsia che si terrà, come preannunciato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, oggi pomeriggio.

Un accertamento necessario dopo che il medico legale Domenico Urso ha rilevato una ferita al naso della vittima, probabilmente generata da una collisione con una barca di passaggio nelle acque.

Medico morto in immersione, autopsia 'probabili cause naturali'

Dall’autopsia compiuta oggi sul corpo di Piero Gatti, 59enne di Ceglie Messapica (Brindisi), primario del dipartimento area medica dell’Asl di Brindisi, trovato morto il 31 dicembre scorso nelle acque antistanti il litorale di Ostuni (Brindisi) dove era impegnato in un’immersione, sarebbero emersi elementi che - a quanto si è appreso - consentono di ritenere più probabile che il decesso sia avvenuto per cause naturali. Sono stati riscontrati chiari segni di annegamento, ma serviranno altri esami per accertare anche eventuali patologie cardiache pregresse. L’autopsia è stata effettuata questo pomeriggio nel cimitero di Brindisi.

Il medico legale Domenico Urso ha rilevato anche una minima ferita al volto che però non è ritenuta «significativa» e quindi si tende a escludere che Gatti possa essere stato travolto da una imbarcazione. L’esame autoptico è stato eseguito nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Brindisi nella quale si ipotizza il reato di omicidio colposo a carico di ignoti.
Il primario, appassionato di pesca subacquea, si era immerso in mare nella mattinata del 31 dicembre con la muta nei pressi di Rosa Marina. A lanciare l’allarme era stata la moglie intorno alle 14, non vedendolo rientrare. Il corpo è stato poi trovato dal personale della Capitaneria di Porto. I funerali del primario si svolgeranno venerdì 5 gennaio, alle ore 15, nella chiesa di San Rocco, a Ceglie Messapica. 

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