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Brindisi, Ecotecnica chiede misure protettive: «Solo così possibile soddisfare i lavoratori»

redazione brindisi

Lettera al sindacato Cobas di Ecotecnica, la precedente azienda appaltatrice, che rivendica spettanze pregresse

BRINDISI - Nuovo capitolo del servizio di raccolta dei rifiuti. Ecotecnica (la precedente azienda appaltatrice) si è rivolta al Tribunale di Lecce per ottenere misure protettive a tutela del proprio patrimonio nell’ottica di evitare che l’azione di anche uno solo dei creditori possa pregiudicare il buon esito delle iniziative assunte per la regolamentazione della crisi o dell’insolvenza.

E’ quanto ha reso noto il sindacato Cobas al quale la stessa azienda ha inviato una lettera informativa allo scopo, da un lato, di giustificare il ritardo nel pagamento di alcune spettanze che i lavoratori (la platea storica ora passata in blocco alla Teorema, la nuova ditta vincitrice dell’appalto) ancora non hanno percepito e, dall’altro, di dare comunque rassicurazioni certe sul relativo adempimento.

«Nella lettera - precisa Roberto Aprile, referente del Cobas - Ecotecnica ci comunica di aver chiesto l’intervento dei giudici. Noi sappiamo che il 5 dicembre si svolgerà un’udienza in relazione ad una serie di disavventure economiche dell’azienda che, comunque, non coinvolgerebbero i lavoratori brindisini con le loro spettanze economiche, che avverrebbero normalmente. Nell’udienza di martedì, la ditta chiederà al Tribunale la possibilità di ottenere una “protezione cautelare” di 4 mesi. In caso di accoglimento dell’istanza, Ecotecnica potrà contrattare in serenità con l’Inps e l’Agenzia delle Entrate un pagamento dilazionato nel tempo che permetterebbe alla società di proseguire le sue attività per avere le risorse per pagare i lavoratori».

Poi, entrando nel merito, il Cobas aggiunge: «I giudici possono decidere se a pagare le spettanze ancora dovute ai lavoratori di Brindisi (che nel frattempo hanno cambiato azienda dall’1 ottobre scorso, passando alla Teorema) deve essere Ecotecnica oppure il Comune, secondo il programma già definito dalla stessa Amministrazione. Il Comune sarà presente con un avvocato esterno dinanzi al Tribunale perché gli ultimi soldi da dare, e prossimamente la fideiussione lasciata all’inizio della gara ad Ecotecnica, fanno parte di fatto del processo di risanamento aziendale. Solo adesso riusciamo a capire il tentativo di Ecotecnica di far saltare la gara di Brindisi, cosa che non ci spiegavamo in quanto la stessa era arrivata sesta su sei ditte partecipanti. Rifare la gara e magari vincerla avrebbe dato loro una grossa mano in più nel piano di risanamento aziendale da presentare in Tribunale».

Qualunque sarà la decisione, il sindacato Cobas promette ancora battaglia: «Continueremo in tutte le sedi - conclude Aprile - a perseguire l’ottenimento di tutti i diritti dei lavoratori ex Ecotecnica, ora Teorema».

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