Il caso

Brindisi, Eni Versalis incontra il sindaco: l’impianto è sotto sequestro

Antonio Portolano

L’incendio è durato solo 10 minuti: rassicurazioni fornite anche dall’Arpa

BRINDISI - Il giorno del chiarimento tra Versalis e la città è arrivato ieri. A 72 ore dall’esplosione seguita all’incendio dell’impianto «PE 1-2 Gas Phase» - con il sequestro probatorio in corso disposto dal Nucleo di Polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco ed una indagine aperta dal pm Francesco Carluccio del pool per i reati ambientali della procura di Brindisi - i vertici di Versalis hanno incontrato ieri il sindaco Giuseppe Marchionna e le parti sociali.

La delegazione nazionale di Eni Versalis guidata dall’ingegner Paolo Baldrati, Responsabile Industriale Versalis; dall’ingegner Davide Calabrò, Responsabile Risorse Umane Versalis e dal Direttore dello Stabilimento di Brindisi, ingegner Luca Piludu «ha dettagliatamente informato il sindaco - spiega una nota diffusa a latere dell’incontro da Palazzo di Città - circa l’evento che ha coinvolto l’impianto polietilene nella giornata del 13 novembre 2023, sottolineando come si siano correttamente attivati tutti i presidi di sicurezza dell’impianto, compreso il sistema torce, grazie ai quali è stata effettuata la rapida depressurizzazione e il mantenimento della messa in sicurezza dell’impianto. Si sono immediatamente attivati anche i sistemi antincendio e le squadre dei Vigili del Fuoco interne. L’incendio è stato rapidamente estinto nell’arco di pochi minuti, senza alcuna conseguenza per il personale operativo».

E prosegue: «La Direzione Versalis ha tempestivamente informato le autorità deputate al controllo degli impianti. Una squadra dei Vigili del Fuoco provinciale e funzionari di Arpa Puglia hanno effettuato una verifica congiunta della situazione e il monitoraggio delle operazioni di messa in sicurezza, immediatamente attuate. L’area oggetto di intervento è stata posta sotto sequestro dai Vigili del Fuoco. I primi dati ambientali rilevati da Arpa non hanno segnalato incrementi nelle concentrazioni di inquinanti nell’aria. A seguito dell’evento, l’azienda ha immediatamente costituito un team di investigazione interno per l’analisi delle cause e si sta impegnando, nel pieno rispetto della normativa vigente, per ripristinare impianti e apparecchiature interessate dall’evento». E infine: «La fermata riguarda solo l’impianto polietilene, mentre sia il cracking, sia l’impianto butadiene, risultano in normale attività. Per limitare ulteriormente gli impatti operativi alla produzione di polietilene, sono in corso di svolgimento analisi, che saranno condivise con gli enti di controllo, volte a valutare la fattibilità di riavviare le produzioni di quelle applicazioni che non richiedono l’utilizzo della sezione di impianto coinvolta. La delegazione Eni Versalis ha altresì informato il Sindaco di essersi immediatamente messa a disposizione della Magistratura per contribuire all’accertamento dei fatti e programmare il percorso di riabilitazione dell’impianto interessato. Il sindaco ha ringraziato la delegazione Eni Versalis per la sensibilità dimostrata nell’informare, per il suo tramite, l’intera cittadinanza e ha auspicato una collaborazione ancora più stretta tra Ente e Azienda tesa a garantire la sicurezza dei lavoratori e della cittadinanza intera».

Importanti i dati forniti dall’Arpa: «Non sono state rilevate significative criticità in relazione ai livelli degli inquinanti monitorati nelle centraline della Rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria e delle reti private gestite da Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente) esterne all’area industriale, anche, verosimilmente, in considerazione della breve durata dell’incendio, 10 minuti, e della direzione dei venti prevalenti nelle ore dell’evento». La deflagrazione e l’incendio hanno interessato l’unità di purificazione etilene del reparto «Gas Phase – PE1/2», in particolare la colonna «V 2109» ha spiegato Arpa nel suo rapporto: «Si è altresì attivata subito la prima torcia di emergenza (RV401 ndr), poco dopo anche la seconda torcia (RV101C ndr)».

Ieri anche Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno incontrato, con la Rsu ed Rls di stabilimento, la direzione Aziendale, nella persona dell’ingegnere Piludu, e del responsabile del personale di Versalis, dottor Calabrò e di sito dottor Venera. «L’evento che ha interessato l’impianto di Polietilene PE1/2 - dicono i sindacati - durato pochi minuti ha evidenziato, semmai ce ne fosse stato bisogno, la professionalità del personale nel fronteggiare l’emergenza e l’efficacia degli investimenti fatti nel tempo in materia di sicurezza sugli impianti oltre alla regolare e puntuale manutenzione. È un dato di fatto che tutti i sistemi di sicurezza siano intervenuti adeguatamente, e che l’incidente sia stato gestito nel migliore dei modi, ed emblematico che nessun lavoratore abbia riportato conseguenze, e che quindi tale evidenza non sia un caso di fortuna, ma alla preparazione, alle competenze delle persone ed all’efficienza di tutto il sistema. Abbiamo avuto ampie rassicurazioni sull’attività industriale nel sito di Brindisi che resta strategico per l’azienda, che ha la ferma intenzione di tornare a produrre il polietilene a Brindisi nel minor tempo possibile mantenendo tutti gli standard di sicurezza».

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