viabilità

Brindisi, caos in viale Aldo Moro: Che ne sarà di quel cantiere sospeso?

(P. Potì)

Ha assunto ormai contorni tragicomici il cantiere aperto da mesi per la realizzazione di una pista ciclabile

BRINDISI - Una telenovela (con i suoi intrecci e colpi di scena) al cospetto farebbe una... magra figura. Già, perché la vicenda del cantiere aperto da mesi lungo viale Aldo Moro per la realizzazione di una pista ciclabile ha assunto ormai contorni tragicomici. Tragici per gli otto operai della ditta appaltatrice che - come raccontato dalla Gazzetta nell’edizione di ieri - sono stati rispediti a casa a causa della sospensione dei lavori. Comici, invece, perchè - come recita un vecchio detto - in casi simili è meglio ridere che piangere.

Al di là di quanto accaduto in questi mesi, con i lavori interrotti più volte (anche per diverse settimane), una domanda sorge a questo punto spontanea: che ne sarà di quel cantiere? In altre parole, il Comune ha in serbo di affidare ad un’altra ditta il completamento dell’opera? E, in caso affermativo - cosa più che probabile, anche perchè l’ipotesi opposta (ovvero, tornare indietro sui propri passi, ripristinando il vecchio stato dei luoghi e, quindi, cancellando il progetto della pista ciclabile) non sembra possibile, se non altro per le modifiche sinora apportate -, quanto tempo ci vorrà perchè riprendano i lavori?

Quest’interrogativo se lo pongono soprattutto quanti (e sono tanti) si ritrovano a convivere con l’autentico “delirio” a cui sistematicamente si assiste ogni giorno in tema di viabilità, in specie in corrispondenza degli orari di ingresso e uscita dalle scuole. In primis, sullo stesso viale Aldo Moro dove percorrere la carreggiata in direzione centro, ristretta dal cordolo già posizionato per delimitare la pista ciclabile, rappresenta un’impresa ciclonica. Code infinite (allungate dalle fermate continue dei numerosi autobus che trasportano gli alunni e i lavoratori pendolari), litigi continui e perdite di tempo per la marcia a passo d’uomo. Il caos è tale e tanto che per un’ambulanza (o un altro mezzo di soccorso) sarebbe impossibile passare, a meno che... le auto in fila non salgano sul marciapiede.

Di riflesso, il “delirio” si trasferisce anche nelle vie contigue: essendo venuti meno, per fare posto al percorso ciclabile, i parcheggi su viale Aldo Moro, gli automobilisti a caccia di un posto si riversano in quelle strade, sostando anche in doppia fila (su ambo i lati, come avviene in via Giuseppe Di Vittorio, all’uscita degli studenti del liceo linguistico) e creando intralcio alla circolazione.

Il punto focale, insomma, è: che intende fare l’Amministrazione? Ieri, abbiamo provato a contattare (anche più volte) l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Quarta per avere qualche delucidazione, senza però ottenere risposta. Sarebbe auspicabile che i cittadini vengano informati su cosa si intende fare in relazione a quell’arteria, viale Aldo Moro, strategicamente importante per la viabilità.

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