Nel Brindisino
Fasano, è bufera sul palasport, infrastruttura incompiuta
Duro botta e risposta tra opposizione e amministrazione comunale, proprio nei giorni in cui la locale squadra di pallamano disputa le finali scudetto
FASANO - È scontro aperto tra opposizione di centrodestra e maggioranza di centrosinistra sulla questione del nuovo Palasport, ancora non agibile malgrado i lavori i lavori iniziati nel 2019. Una questione che, proprio in questi giorni in cui la locale squadra di pallamano partecipa alle finali scudetto, diventa particolarmente sentita dai cittadini, trasformandosi a Palazzo di città in una ghiotta occasione di confronto-scontro politico.
A sferrare l’attacco è la consigliera d’opposizione Grazia Neglia (Fratelli d’Italia), partendo della lettera con cui nei giorni scorsi l’Amministrazione ha messo in mora la ditta titolare dei lavori, per i ritardi accumulati sulla consegna della struttura sportiva.
«Se non sapessimo - scrive la Neglia - la provenienza del comunicato stampa dove si intima l’ultimatum alla ditta che sta realizzando il Palazzetto sembrerebbe, che lo stesso, sia stato scritto dal gatto e la volpe. “Non accetteremo ulteriori ritardi nell’apertura”, dicono nel loro comunicato il sindaco Francesco Zaccaria e l’assessore allo Sport Giuseppe Galeota che già nei giorni scorsi avevano lamentato “l'inadeguatezza della ditta Universal Export a portare avanti il cantiere e l'incapacità della Direzione Lavori a fare rispettare tempi e scadenze”.
A seguito di tale affermazione - sostiene Grazia Neglia - non si sa se ridere o piangere: l’aggiudicazione della gara è avvenuta a giugno 2019, a novembre dello stesso anno si è fatta una manifestazione per la posa della prima pietra e l’opera doveva essere consegnata nell’agosto del 2020». Da qui l’interrogativo della rappresentante in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia: «Solo oggi si accorgono che hanno accumulato ben 3 anni di ritardo e dell’inadeguatezza della ditta?». E ancora: «Visto che nel comunicato Zaccaria e Galeota affermano “comprendiamo il disagio della società e la frustrazione sei tifosi che sono gli stessi sentimenti che proviamo noi amministratori di fronte a tanti ritardi ingiustificati...” ci viene spontaneo chiedere: avete provveduto a comminare le penali ai vincitori della gara d’appalto per questi “ingiustificati” ritardi accumulati? Che cosa ha fatto l’ente comune in tutto questo tempo, ha controllato il rispetto del capitolato e delle tempistiche? E poi, perché si attacca solo la ditta e non il pool di tecnici impegnati ai vari livelli nella realizzazione dell’opera?»
Interrogativi che inducono la consigliera fasanese del partito di Giorgia Meloni a riflettere sulla molteplicità delle presunte responsabilità: «Adesso - dice -, volendo fare leva su quanto possono aver perso i tifosi, si scaricano tutte le colpe su chi si è aggiudicato la realizzazione del Palazzetto senza rendersi conto che chi doveva vigilare trattandosi di “fondi pubblici”, anche prima di oggi, è l’amministrazione a guida Zaccaria quindi, in fin dei conti, parte integrante del fallimento e dell’inadeguatezza nonché colpevole per i ritardi accumulati. Per ultimo, anche i consiglieri comunali non sono esenti da colpe in quanto, nel corso di svolgimento del loro mandato, avrebbero dovuto monitorare le attività e l’avanzamento dei lavori. Dopotutto - specifica la Neglia - sono loro la prima avanguardia dei cittadini che li hanno votati ed a cui hanno affidato la loro voce. Questa è un'altra ciambella senza buco come la “mitica” ciclabile. I cittadini - conclude la consigliera di opposizione - come sempre sanno chi ringraziare».
Non si è fatta attendere, a stretto giro, la risposta dell’Amministrazione comunale di centrosinistra, formulata attraverso una nota congiunta del sindaco Francesco Zaccaria e dell’assessore allo Sport Giuseppe Galeota.
«Sulla questione del Palasport e, più in generale dello sport a Fasano, Fratelli d’Italia dovrebbe restare in religioso silenzio», scrivono sindaco e assessore, aggiungendo: «Ma se oltre a ripetere lo slogan di partito “Dio, patria e famiglia” muoiono dalla voglia di dire la loro, non lo facciano con domande retoriche e comunicati stampa provocatori, ma ci raccontino invece i risultati che in quindici anni di governo cittadino hanno ottenuto in ambito sportivo insieme ai loro sodali di coalizione di centrodestra. Ci dicano per esempio cosa hanno fatto per lo stadio Vito Curlo, i cui lavori di messa in sicurezza e ammodernamento sono stati fatti da questa amministrazione. O per il campo sportivo di Montalbano, i cui lavori di rifacimento del manto sintetico del campo di calcio a 5 sono stati fatti da questa amministrazione. O magari per il Tensostatico, i cui lavori di ristrutturazione inizieranno il 1° giugno sempre grazie a questa amministrazione. E magari - proseguono Zaccaria e Galeota - ci dicano anche cosa hanno fatto per il campo sportivo di Pezze di Greco, la cui pista di atletica quando governavano loro veniva utilizzata come parcheggio per le macchine. Ce lo dicano, e soprattutto lo dicano con chiarezza ai cittadini fasanesi». Rspondendo invece nel merito della questione palasport, Zaccaria e Galeota scrivono: «Quanto al palazzetto, ricordiamo alla smemorata Grazia Neglia che la sua allegra brigata ha per oltre quindici anni tirato a campare promettendone invano la realizzazione. Noi invece abbiamo preso un impegno preciso e lo stiamo mantenendo, perché dopo un’attesa di quarant’anni il Palazzetto è praticamente pronto (mancano solo alcuni dettagli legati ai collaudi tecnici e amministrativi). E questo pur tra le mille difficoltà che la politica incontra quando si progettano e realizzano opere di simile portata, e nonostante i ritardi ingiustificati rispetto ai quali è giusto e sacrosanto che rispondano i responsabili».
Il tema al centro della discussione diventa quindi terreno di scontro politico a tutto campo, specie nella parte in cui Zaccaria e Galeota precisano: «Quanto alle lezioni di trasparenza dell’attività amministrativa ricordiamo a Fratelli d’Italia che nei loro decenni di buon governo si sono anche distinti per gli affidamenti diretti degli impianti sportivi comunali, oltre che per gli appalti chiacchierati, vedi Tricom e Tradeco, che hanno scritto pagine indelebili di storia della nostra città, in spregio ai più elementari principi in materia di gestione sana e corretta della cosa pubblica. Noi, invece, con la imminente emanazione dei bandi pubblici per la gestione pluriennale di tutti gli impianti sportivi comunali, oltre a valorizzare il patrimonio sportivo - anche attraverso progetti di inclusione e aggregazione sociale - daremo l'opportunità a tutti coloro che ne fossero interessati di programmare dettagliatamente gli investimenti da sostenere, ammortizzandoli negli anni. È davvero il colmo che chi ha per anni gestito la cosa pubblica con pressappochismo e superficialità ora si metta in cattedra e dia addirittura lezioni di etica, sportiva e no. Fratelli d’Italia & C. se ne facciano una ragione: i nostri concittadini - conclude la nota di risposta del sindaco e dell’assessore allo Sport - hanno già da un po' di tempo iniziato a comprendere la differenza fra il centrodestra che per decenni ha frenato le possibilità di crescita e sviluppo di questa città trascinandola nel baratro e noi che, rimboccandoci le maniche e con profondo senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dei fasanesi, stiamo cercando di costruire una città moderna ed al passo coi tempi. I cittadini sanno e sapranno chi ringraziare. Come sempre».