verso il voto
Brindisi, «pacificazione della città iniziando dall’ascolto»
Le prime fatiche dell’avv. Fusco: I problemi da risolvere per una città «più attrattiva»
BRINDISI - Le strade, i parcheggi, la sicurezza... Ma, «al primo posto, la povertà». E per «sconfiggerla», Brindisi deve diventare «attrattiva per le imprese, attrattiva di investimenti pubblici: dobbiamo completare la infrastrutturazione di questa città». Le dichiarazioni ai media dell’avv. Roberto Fusco - candidato del centrosinistra ed al momento, l’unico candidato a sindaco nella città di Brindisi - sembrano essere una mano tesa a non pochi soggetti (nemmeno «poteri», come lui ha ribadito) con i quali l’amministrazione Rossi ha avuto una politica del muro contro muro, tradotta più semplicemente con la perifrasi «una politica del No».
Una volta consolidata l’alleanza Pd-Movimento 5 Stelle e altri gruppi e movimenti - con esclusione di Brindisi bene comune, Sinistra Italia e Europa Verde e, di conseguenza di Rossi - l’avvocato Fusco è stato chiaro nel palesare subito la sua legittimazione alla candidatura ed ha in parte salvato i suoi compagni di strada (ancora in giunta con Rossi) quando, esprimendo un giudizio sull’amministrazione in carica, ha detto di «pensarne bene», considerando che avrebbe dovuto «fare più velocemente le cose» ed auspicando che le stesse «vengano fatte meglio». «Ci deve esser una fortissima accelerazione - ha aggiunto - e poi si deve aprire un dialogo con tutti i soggetti del territorio».
«Io vengo per pacificare Brindisi», è stata la frase senza orpelli che descrive una «mission», intuendo forse di ricevere - in caso di vittoria - un Comune che non sta certamente bene economicamente e la cui immagine ha bisogno di essere non poco rinfrescata: l’essere attrattivi lo richiede.Sono sembrate, quelle di Fusco, le dichiarazioni di un presidente di Confindustria o di un’altra associazione sindacale sia essa di imprenditori, come di lavoratori, perché a ben vedere la barca è comune e un giurista come Fusco lo sa: le relazioni industriali, per come le hanno disegnate i coniugi Webb, sono cerchi concentrici con un ruolo determinante anche degli enti di natura pubblicistica, quale è un Comune. Ruotano tutti attorno ad un unico asse e si va tanto più spediti, quanto la velocità non trova attriti se non proprio (com’è accaduto a Brindisi) direzione di marcia opposta.
Dichiarazioni di un candidato sindaco che, in «discontinuità» (è questa la parola comune a tutti i soggetti che lo sostengono), ha manifestato l’intenzione di dialogare «con tutti i soggetti... per realizzare ciò che la città ha urgenza» di avere. Il porto, il palaeventi sono priorità di una città attrattiva... «Abbiamo una zona industriale con ampia area», ha osservato e soprattutto ha considerato: «Dobbiamo incrementare i servizi e il Comune deve essere al servizio delle imprese e dei cittadini, non deve creare ostacoli ma collaborare a risolverli». Non si è tirato indietro dal considerare quindi i rapporti con l’Authority: «Se la domanda è generale, sui dissidi sono contrario. Se non conosco di cosa si parli, ma su idee si trova un punto di intesa e, se non si trova, ci si rispetta sempre». E scendendo in alcuni temi specifici: «Sui depositi (di Gnl, n.d.r.) io li trovo già autorizzati».
E ancora: «Su Edison c’è un ricorso al Tar e l’udienza è il 25 giugno. Credo che vada presa la decisione del Tar: i cittadini hanno diritto a sapere. Dopo la decisione esamineremo le motivazioni». E parlando di sviluppo industriale nel porto circa la logistica: «Io voglio svolgere un ruolo politico», ha detto. Ha dato quindi alcune pennellate su un quadro più ampio e ancora da realizzare, parlando di «intesa politica fra imprese» e considerando «una grande retroportualità». È conoscenza di cose ampiamente condivisa, che molte di queste iniziative partono dalla «riconversione energetica» che non avrà periodi di transizione perché - almeno al momento - la guerra e il superiore interesse della nazione stanno facendo sì che si produca energia bruciando carbone e che al momento ci sono 260 addetti alla Federico II e oltre 500 nell’indotto. Chiusa Cerano, solo i «diretti» Enel sono garantiti al 100%; quelli dell’indotto ancora non è dato sapere e meno famiglie hanno il papà al lavoro, più c’è il rischio che aumenti la povertà: prima questione da affrontare per l’avv. Fusco una volta che, vinte le elezioni di maggio, inizierà a far cambiare volto a Brindisi.