I dati
Fasano cittadina multietnica: su 39mila abitanti 79 diverse nazionalità
Si contano 268 nuove nascite: ma nessuna in città per la nota mancanza di specifico reparto in loco. Più numerosi albanesi (952) e rumeni (170), seguono le donne georgiane (51)
FASANO - Anche Fasano come tutta la nazione conosce una fase di decremento della popolazione perdendo nell'ultimo anno 171 residenti, attestandosi così su 39.187 abitanti (dati al 31 dicembre 2022) contro i 38.368 dell'anno precedente. Sono dunque lontani gli anni in cui la città, un quarto di secolo fa, celebrava la nascita del 40.000° abitante; la riduzione della popolazione è quindi un fenomeno che interessa anche la città della Selva, dello Zoosafari e delle masserie di lusso; lo attestano i dati Istat aggiornati dai Servizi Demografici comunali la cui lettura offre interessanti spunti per conoscere la consistenza della popolazione, la sua composizione e le dinamiche connesse, oltre a svelare qualche curiosità.
Per esempio, a Fasano le donne, 20.084, sopravanzano numericamente i maschi, 19.114, di 970 unità; le famiglie sono 16.402 composte in media da 2,4 persone; in 1.134 c’è almeno un cittadino straniero e in 632 hanno un non italiano come intestatario della scheda di famiglia; le convivenze anagrafiche e quelle di fatto registrate sono meno di 40, mentre sono una dozzina le persone senza fissa dimora, tutte straniere. Per quanto riguarda le nascite nel 2022 se ne contano 268 ma nessuna a Fasano per la nota mancanza di specifico reparto in loco; si conta anche un neonato all'estero; tra i nati 132 sono maschi e 136 femmine, mentre 30 sono i bimbi nati da stranieri.
Per quanto riguarda i morti il dato parla di 450 decessi di cui 209 maschi e 241 femmine compresi 6 stranieri; 172 sono i fasanesi deceduti fuori dal comune. Notevole è dunque il saldo naturale, cioè la differenza tra vivi e morti che vede un -182 e dunque una perdita significativa di popolazione con le nascite che non hanno compensato i decessi i quali, comunque, sono leggermente diminuiti: nel 2021 erano stati 461 a fronte dei 364 nel 2020. A bilanciare le morti, oltre alle nascite, provvedono i movimenti migratori: da Fasano per trasferirsi in altri comuni sono stati in 506 a cui si aggiungono un altro centinaio di persone andate all'estero per un totale di 606 migranti.
Per contro, sono 372 le persone iscrittesi nella popolazione di Fasano provenienti da altri comuni italiani, oltre ai 245 provenienti dall'estero per un totale di 617 iscritti.
Per quanto riguarda la composizione della popolazione in fasce di età l’1% è rappresentata da bimbi tra i 0 e 3 anni di età, il 20% ha un’età tra i 4 e i 18 anni, il 38% tra i 19 e i 40 anni, il 25% tra i 41 e i 65 anni, il 13% tra i 66 e i 90 anni, il 3% oltre i 90 anni pari a 1110 persone, con 10 nonnini che hanno già superato il secolo di età.
Per quanto riguarda gli stranieri, la comunità più numerosa resta quella albanese con 952 persone seguita da quella rumena con 170; al terzo posto sale la rappresentanza georgiana con 51 unità, tutte donne; si rafforza la presenza pakistana con 49 persone (di cui una sola donna) e, indiana con 45; resta stabile la comunità cinese con 36 rappresentanti, 29 sono i bengalesi (comunità solo maschile) seguita dagli inglesi 27, un’unità in più dei gambiani, mentre al 10° posto ci sono i polacchi rappresentati da 35 persone.
I numeri, pur non parlando, dicono cose che sono la base per studi, per comprendere le dinamiche della popolazione, per programmare il futuro e per compiere scelte conseguenti. Tuttavia, le cifre non raccontano cosa ci sia dietro i numeri: non narrano dei sacrifici, per esempio, delle donne georgiane e rumene che lasciano il loro paese per venire ad accudire i nostri anziani e ammalati; probabilmente argentini e brasiliani presenti nella popolazione locale sono gli atleti che militano nelle squadre entusiasmando i tifosi di calcio, calcetto, pallamano e altri sport; tra senegalesi, congolesi, nigeriani e gambiani non mancano rifugiati, persone fuggite dalla miseria, dalle persecuzioni e da conflitti inseguendo il sogno di una vita migliore, ma che qui finiscono a trasportare i carrelli alle uscite dei supermercati o a svolgere lavori umili e spesso sottopagati se non in nero. Non dicono se i 14 ucraini che risiedono a Fasano siano scappati dagli orrori della guerra e se in patria abbiano lasciato familiari che ogni giorno lottano per la libertà.
I numeri però ci ricordano della folta comunità albanese ormai integrata nel tessuto socio-economico locale con professionalità ricercate in campo agricolo ed edilizio; dietro le cifre ci sono anche facoltosi europei del nord Europa, proprietari di eleganti ville e masserie, i quali hanno scelto queste latitudini per investire o per trascorrere in un luogo dal clima mite buona parte della propria esistenza.
Questi dati ci suggeriscono che Fasano è oggi una città in cui ci sono rappresentate 79 nazionalità diverse, quasi la metà degli Stati esistenti, con uomini e donne provenienti da tutti i continenti; una sorta di variegato colorato mappamondo, una ricchezza culturale che merita di essere scoperta, conosciuta e valorizzata.