elezioni comunali

È partita una difficile campagna elettorale in sette Comuni (forse 8) del Brindisino

Redazione Brindisi

Alle urne il 14 e 15 maggio. Si saprà fra qualche giorno se anche Ostuni sarà della competizione

BRINDISI - Non c’è più tempo pet teorie: il treno è partito...«Il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, ha informato il Consiglio dei ministri in relazione all’individuazione, nei prossimi 14 e 15 maggio, delle date per lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di 591 comuni delle regioni a statuto ordinario, tra i quali 13 capoluoghi di provincia», diceva giovedì sera una nota di Palazzo Chigi, che poi proseguiva: «Il successivo eventuale turno di ballottaggio avrà luogo il 28 e 29 maggio 2023».

Ed è partito il conto alla rovescia in sette Comuni della Provincia - capoluogo compreso, con la possibilità ancora che il novero possa allargarsi. Al momento si vota a Brindisi, il cui consiglio comunale è alla scadenza naturale ed a Carovigno, reduce da circa due anni di gestione commissariale perchè l’organo elettivo è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Si vota ancora a Francavilla Fontana e ad Oria, a San Donaci e a San Pietro Vernotico e a Torre Santa Susanna, tutte comunità guidate per il periodo canonico di una consiliatura. Dove in misura maggiore, dove no, ovunque la poliitca ha riprso a confrontarsi ed anche in maniera aspra in vista delle prossime consultazioni. Il quadro politico nazionale è mutato in questi cinque anni, la congiuntura anche e ciò che problema non era oggi lo è diventato e su questi nuovi problemi, oltre che su eredità del passato (tristi e meno tristi) partiti e movimenti sono chiamati a confrontarsi ed a proporre programmi.

La pandemia e la guerra non sono così lontani dall’aver causato diversi problemi alle singole comunità e ilo mutare del quadro politico a livello nazionale ed anche regionale pongono nuove incognite nella redazione dei programmi come nelle possibili alleanze perché ovunque si guardi nel Brindisino, bisognerà stabilire accordi e redigere programmi comuni un po’ ovunque sia che ci sia la possibilità del secondo turno, sia che si voti solo il 14 e 15 maggio prossimi.

E poi c’è Ostuni... Già, perché la «Città bianca» è anch’essa in gestione commissariale da parte di una Commissione prefettizia. Lo scioglimento dell’assise fu decisa a cavallo di Natale del 2021 ed i sedici mesi scadono a giugno, ma potrebbe esserci una possibilità che anche gli ostunesi votino in    questa tornata. Lo si saprà nei prossimi giorni all’esito di alcuni atti che la burocrazia statale potrà o meno adottare. È indubbio che nella «Città bianca», chi più chi meno, partiti e movimenti sono già in campagna elettorale, ma da qui a premere sull’acceleratore in vista del 14 e 15 maggio ce ne corre, anche perché non tutte le forze politiche ed i movimenti - civici o meno che siano - sono convinti della bontà di tornare alle urne fra meno di tre mesI.

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