Nel Brindisino
Ostuni: Ortopedia e Chirurgia sempre chiuse
La carenza di medici rischia di lasciare «monco» ancora a lungo il presidio ospedaliero
OSTUNI - Rischiano di restare chiusi a tempo indeterminato i reparti di Chirurgia e di Ortopedia dell’ospedale di Ostuni, contrariamente a quanto era stato auspicato poco dopo l’inizio dell’estate, nell’imminenza della riapertura dopo la lunga parentesi in cui il presidio aveva funzionato come struttura esclusivamente Covid.
E magra consolazione costituisce il fatto che stiano proseguendo i lavori della nuova ala dell’ospedale di Ostuni, destinati a protrarsi ancora a lungo prima di vedere ultimato un progetto avviato ben 20 anni fa e rimasto a lungo interrotto, fino alla recente riapertura del cantiere.
Ora però la criticità sono le attività ancora bloccate. Chirurgia e Ortopedia, chiusi durante l’emergenza Covid e mai riaperti, al momento non possono tornare in funzione per mancanza dei medici. Ed è su questo che si interroga la politica cittadina, fuori dal palazzo a causa del commissariamento del Comune: «È a dir poco sconcertante la situazione dell’ospedale di Ostuni - afferma Tutuccio Semerano -: da mesi i reparti di Chirurgia e Ortopedia sono chiusi nel silenzio generale. Si stanno vanificando anni di sacrifici del personale sanitario, oggi incredibilmente dirottato in altre sedi, privando l’intera comunità di un servizio di fondamentale importanza. Ora il sospetto più grande - aggiunge il politico ostunese - è che dopo aver trasferito medici e infermieri a Francavilla Fontana ed a Brindisi, con alchimie e magie burocratiche tra le diverse Asl, da qui ad un anno le ultime risorse umane impegnate ad Ostuni saranno mandate nel nuovo ospedale di Fasano-Monopoli. Spero ovviamente che tutto ciò non possa tradursi in realtà - conclude Semerano - ma, purtroppo, i segnali di disinteresse che vediamo nei confronti dei servizi sanitari nella Città bianca vanno ormai tutti nella direzione di un impoverimento del personale e delle prestazioni offerte ai cittadini di questa comunità. Purtroppo noi ostunesi non abbiamo più santi in Paradiso: questa è la verità».
A difendere l’operato dalla Regione, è il consulente per la Sanità del presidente Michele Emiliano: «La situazione della Chirurgia e dell’Ortopedia di Ostuni, sospesi per il Covid, è vero, non è ancora risolta anche se si sta operando a scartamento ridotto. La scorsa settimana, accompagnati da me, il dott. Loverre e il dott. Manfredi hanno incontrato il direttore generale della ASL Brindisi, Dr. Flavio Roseto, ed a lui - prosegue Gioia - hanno illustrato un progetto di riattivazione dell’attività operatoria. Le risposte arriveranno a brevissimo». L’attività dell’ospedale di Ostuni quindi, si spera possa riprendere anche nei reparti di Chirurgia e Ortopedia. Ma intanto, in tutta la provincia si fanno i conti con i problemi di scarsità di medici che operano nelle strutture di Pronto soccorso, come testimonia l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente dell’Ordine dei medici di Brindisi, dott. Arturo Oliva.