L'iniziativa

La via Appia candidata a sito mondiale dell’Unesco: Brindisi ci prova

Redazione Brindisi

Ieri riunione in città con gli emissari del ministero della Cultura

BRINDISI - Ufficializzata la candidatura della via Appia al riconoscimento da parte dell’Unesco quale  sito appartenente al Patrimonio mondiale dell’umanità.

In funzione di questa candidatura ieri a Brindisi si è svolto un incontro operativo per il territorio pugliese promosso dal ministero della Cultura e finalizzato proprio ad annunciare l’importante candidatura che, nel caso l’iter andasse a buon fine ottenendo il riconoscimento, significherebbe dar vita ad un articolato progetto di valorizzazione del sito con notevoli ricadute sotto l’aspetto turistico, oltre che sul piano culturale ed economico, con riflessi positivi sul piano più generale dello sviluppo del territorio.

«Era il 2019 - commenta il sindaco Riccardo Rossi - quando mi recai a Benevento con una delegazione dei nostri territori attraversati dall'antica via Appia per iniziare a preparare insieme una proposta di candidatura unitaria. Oggi a distanza di tre anni è il ministero della Cultura a candidare per la prima volta un bene a sito Unesco e lo fa con la via Appia, sotto il coordinamento della dottoressa Angela Maria Ferroni del Segretariato generale del MiC, in collaborazione con la fondazione Santagata, assegnando 21 milioni di euro alle progettualità da sviluppare».

E ancora: «Il dossier da presentare a Parigi presso l'Unesco è in dirittura d'arrivo, l'invio - specifica il primo cittadino - è previsto per gennaio 2023».

Il lavoro svolto in seno all’incontro di ieri, quindi, è da intendersi come uno step ad integrazione del Piano di Gestione per il futuro della Via Appia.

«Si tratta di un ottimo esito - aggiunge Rossi - in cui convergono anche tutte le iniziative, i risultati ed i contenuti che abbiamo sviluppato in questi anni come città capofila per Appia Project e Appia2030. Il valore culturale della Via Appia è noto alle nostre comunità ma questo sistema virtuoso di valorizzazione ci permetterà, attraverso gli investimenti, di intervenire - spiega il sindaco - sulla riqualificazione e sul recupero dei beni storici e naturali connessi alla Regina Viarum, insieme ad una serie di progetti per la conoscenza ed esperienza diretta del sito. L'esito positivo della candidatura, quindi, porterebbe a tutti i territori coinvolti ed a Brindisi, che è la città in cui l'antica Via termina con l'affaccio sul nostro porto che apre all'oriente, una grandissima visibilità e per questo - ha concluso il primo cittadino - il nostro impegno è massimo e costante». 

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