Verso l'estate

Brindisi, affidato il servizio di pulizia ma spiagge ancora sporche

Pierluigi Potì

Disapplicata sinora la delibera di Giunta datata 20 maggio scorso

Sono trascorsi più di dieci giorni dalla pubblicazione della delibera di Giunta con cui il Comune ha affidato a Ecotecnica l’attività di prima manutenzione e pulizia degli arenili e delle aree costiere, ma le spiagge continuano ad essere piene di detriti e rifiuti.

Una cosa inconcepibile in considerazione del fatto che siamo alla vigilia di giugno (e, quindi, dell’estate) e che il litorale è stato già preso d’assalto più volte grazie alle temperature superiori alla media. Sembra quasi di essere su... scherzi a parte, atteso che peraltro il provvedimento adottato dall’organo esecutivo di Palazzo di Città riporta come periodo di affidamento del servizio l’arco temporale compreso tra il 16 maggio e il 30 settembre.

Anche ieri, come nei giorni precedenti e, soprattutto, nel weekend scorso, tutte le spiagge libere del litorale nord hanno fatto bella mostra di sè (si fa per dire...), ospitando i bagnanti tra rifiuti e detriti. Uno scenario a dir poco vergognoso (ricordiamo che, meno di un mese fa, quattro turiste spagnole rimasero inorridite di fronte a spiagge trasformate in discarica) di cui i brindisini volentieri farebbero a meno.

L’ex lido Poste, al riguardo, è l’emblema del degrado e dell’incuria e la distesa di detriti e rifiuti poggiati sulla sabbia è tanta e tale da far credere - senza tema di essere smentiti - che al momento non è stato ancora effettuato neppure un intervento di pulizia.

C’è poi un altro aspetto controverso. Per l’affidamento a Ecotecnica (la ditta che gestisce l’appalto relativo alla raccolta dei rifiuti), la Giunta ha approvato lo stanziamento di 168mila euro per un totale di 157 giornate lavorative (ma da metà maggio a fine settembre non si arriva neanche a 130...) per sei ore giornaliere, evidenziando che la suddetta attività non rientra nel capitolato d’appalto inerente la raccolta dei rifiuti. Eppure, nello stesso capitolato che si trova pubblicato nel sito del Comune (nel box accanto, riportiamo testualmente quanto statuito in relazione all’argomento in questione) è scritto a chiare lettere che il costo del servizio di pulizia dei lidi pubblici (oltre che la rimozione delle biomasse) è ricompreso nel canone fissato in relazione alla raccolta dei rifiuti. Non vorremmo sbagliarci (potrebbe trattarsi magari di un capitolato non più in vigore, sostituito da un altro, nel qual caso il sito non avrebbe però provveduto all’opportuno aggiornamento) ma, al di là di tale aspetto, vale la pena rinnovare l’appello affinchè non si indugi ancora a ripulire le spiagge e, soprattutto, non si trascuri l’ulteriore compito di garantire ogni giorno condizioni ottimali di permanenza al mare da parte dei bagnanti.

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