Turismo e accoglienza
Brindisi: coppia di stranieri incredula per l’assenza di bagni pubblici
Si ripropone l'annoso problema della carenza di servizi igienici. E scatta l'ironia di un cittadino su Fb
Una città che aspira ad ergersi meta turistica non può avventurarsi in questa sfida se pecca nei servizi minimi di accoglienza.
Appena un mese fa, la Gazzetta raccontò del pessimo biglietto da visita mostrato a quattro turiste spagnole che rimasero sbigottite del contrasto provocato dal mare pulito e cristallino e dalle spiagge desolatamente piene di rifiuti e detriti. Ieri, copione più o meno simile, ma in un contesto diverso, precisamente il centro cittadino, in relazione al quale una coppia di turisti (presumibilmente scandinavi) è rimasta incredula (per usare un eufemismo) nell’apprendere della presenza di una sola struttura disponibile, quella di via Cesare Battisti, peraltro dislocata in un punto distante da quello - giardinetti e lungomare - in cui si trovava la coppia al momento del... bisogno fisiologico. Preso atto di tale grave lacuna, hanno fatto buon viso a cattiva sorte, raggiungendo il bar più vicino per usufruire (ma solo dopo aver consumato, a titolo di corrispettivo del favore ricevuto) dei servizi igienici.
Un’altra pessima figura che va a collezionarsi sotto l’aspetto relativo all’accoglienza turistica. Ma perché - si interrogano in tanti, brindisini compresi - tutti gli altri bagni pubblici un tempo disseminati nel centro cittadino restano chiusi? Sino a qualche anno fa, erano in funzione servizi in via Cesare Battisti (qualche decina di metri più avanti rispetto all’unico attualmente aperto e fruibile) e in via del Mare, per non parlare - andando ancora più indietro nel tempo - dei bagni sotterranei posizionati su corso Roma e a piazza Cairoli.
La questione della carenza di un simile essenziale servizio per l’accoglienza turistica, oltre a formare oggetto di proteste e polemiche, provoca anche facile... ironia, come quella a cui ha fatto ricorso un brindisino su Facebook, postando una foto (presa dalle rete e riferita ad un’altra località) che immortala una sedia sfondata poggiata su un tombino (a sua volta scoperchiato) e, appeso allo schienale, un rotolo di... carta igienica. Il sarcasmo è affiorato poi nel commento: «Visto che a Brindisi non ci sono bagni pubblici, usiamo questo...».