La storia

Fasano, lei 76enne picchia con la scopa il marito 81enne: il Gip allontana la nonnina violenta

Mimmo Mongelli

È stato il figlio dell’81enne a scoprire il tutto e ad accompagnare il genitore dai carabinieri

FASANO - Violenza brutale tra le mura domestiche. Questa volta, però, la vittima è il marito, che per anni ha vissuto nel terrore della moglie che, senza ragione, lo picchiava quotidianamente.
Ad accorgersi di quello che accadeva al padre è stato il figlio che, vedendo il corpo del genitore pieno di lividi e di ematomi, non ci ha pensato su neanche un attimo: ha portato il padre dai carabinieri e lo ha convinto a denunciare la moglie-aguzzina.

La storia che l’80enne fasanese ha raccontato ai militari dell’Arma è da shock: da tempo la moglie, che di anni ne ha 76, lo picchiava selvaggiamente usando i pali della scopa. Tanta è la violenza che la pensionata metteva nel picchiare il marito che l’abitazione dei due anziani coniugi è diventata un “museo” di manici di scopa rotti. Quando l’80enne è andato in ospedale i medici che lo hanno visitato sono rimasti sconvolti: un corpo così martoriato non lo avevano mai visto. Dopo la denuncia del pensionato i carabinieri della compagnia di Fasano – nella fase iniziale delle indagini se ne sono occupati i militari dell’Arma della stazione cittadina, poi il fascicolo è passato agli investigatori della sezione operativa – il pm ha chiesto e ottenuto dal gip l’emissione di un’ordinanza cautelare di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa a carico della 76enne fasanese.

A dare esecuzione al provvedimento del giudice delle indagini preliminari sono stati i carabinieri della stazione di Fasano, che hanno prelevato da casa l’anziana e l’hanno portata in un’altra abitazione. D’ora in avanti la donna dovrà stare lontana dal marito. Se non lo farà violerà un ordine del giudice con tutte le conseguenze che questo può comportare.
Gli investigatori stanno cercando di capire le ragioni – ammesso che esistano – di tanto livore da parte della moglie contro il marito 80enne. Di certo, al momento, c’è che i maltrattamenti e le percosse andavano avanti da tempo, ma il pensionato non ha mai trovato il coraggio di confessare l’inferno in cui viveva ai suoi familiari, né tantomeno di denunciare la cosa alle forze dell’ordine. Se il figlio della coppia non si fosse accorto delle “cicatrici” che il padre aveva su tutte le parti del corpo, con ogni probabilità le violenze sarebbero continuate all’infinito e sarebbe potuto succedere il peggio. Un fatto è certo: perché le ferite che il pensionato porta sul suo corpo guariscano ci vorrà tempo, ma ancora di più ce ne vorrà per cancellare l’incubo che l’uomo ha vissuto. Sempre ammesso che l’80enne possa mai dimenticare l’inferno che per anni ha vissuto tra le mura domestiche.

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