A brindisi

Dipendenti ditta appaltatrice Cerano senza stipendio da mesi: sindacati protestano

Redazione online

Si invoca un tavolo in Prefettura per trovare un accordo con le maggiori committenti

I dipendenti della ditta Tecnogal Service, appaltatrice presente nel Petrolchimico di Cerano, a Brindisi, sono senza retribuzione da mesi, pertanto a rischio collasso. Lo denunciano Michele Tamburrano, segretario generale Fim Cisl Taranto Brindisi, e la Cisal settore Industria. «I lavoratori continuano a segnalarci il mancato pagamento degli stipendi nelle date previste - dichiara Tamburrano - Tale modo di fare è diventato consuetudinario. Ritardi su ritardi, che a volte arrivano anche a toccare le sei mensilità di arretrato. Riscontrando la oggettiva difficoltà che affrontano i lavoratori, come Fim Cisl più volte abbiamo sollecitato le varie aziende, affinché rispettino la regolare corresponsione degli stipendi, con pagamenti da effettuare alle normali date previste. Ad oggi, però, ogni nostro appello è rimasto inascoltato.

Riteniamo che tale situazione necessiti di un tavolo permanente presso la Prefettura con le due maggiori committenti per monitorare e vigilare costantemente la situazione creando così un’anagrafe delle imprese virtuose. Siamo stanchi di assistere impotenti all’assegnazione di appalti con offerte al ribasso, che mettono in discussione l’occupazione e l’attività delle aziende virtuose. A tutto questo noi non ci stiamo. Servono committenti che rispettano la sicurezza, le leggi e i contratti nazionali di lavoro»

«I lavoratori ormai esausti dalle prese in giro, pur con grande sofferenza nella giornata di ieri hanno incrociato le braccia tenendosi fuori dai cancelli del proprio cantiere - riporta Cisal in una nota -  Nei prossimi giorni stessa sorte potrebbe accadere ai dipendenti della General Construction settore edile, anche loro ormai agli sgoccioli della umana pazienza, considerato che da due mesi non percepiscono regolarmente gli stipendi i buoni pasto e gli straordinari effettuati.

La situazione purtroppo rimane invariata da alcuni mesi, nonostante le garanzie e le tante promesse ricevute a vari livelli dalle stessi committenti, promesse sistematicamente tradotte in un nulla di fatto per le tasche di questi lavoratori, con conseguenze ben immaginabili.

La gestione di tale situazione risulta probabilmente gravata da un limitato e superficiale controllo delle grandi committenti e dai loro uffici competenti, che dovrebbero regolarmente effettuare continue verifiche amministrative sui loro appaltatori, consentendo sicuramente di anticipare ed evitare una crisi ormai sintomatica in cui versa questo settore. L’auspicio che nei prossimi giorni si faccia chiarezza su questo argomento, al fine di garantire in maniera definitiva quanto dovuto a queste maestranze»

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