Attimi di terrore

Oria, fucilate nella notte contro una casa: ma è la famiglia sbagliata

Mimmo Mongelli

Nel mirino era un pregiudicato che abita però in un’altra palazzina

ORIA - Fucilate contro la porta di accesso ad un appartamento: i pallini hanno sforacchiato l’infisso e, alcuni, sono andati a finire nel soffitto del vano di ingresso dell’abitazione.
E’ davvero inquietante quello che, l’altra sera, attorno alle 23, è successo a Oria, in via Marco Pacuvio, zona di edilizia economica e popolare. Un ignoto fuciliere, dopo aver salito quattro rampe di scale, ha esploso, con ogni probabilità con un fucile a canne mozze, sei colpi contro la porta di accesso di una delle abitazioni ubicate al quarto piano della palazzina. Messo a segno l’attentato – nessun dubbio che di questo si è trattato –, il fuciliere misterioso ha risceso in tutta fretta le scale e si è allontanato dal civico 36 di via Pacuvio a bordo di una Fiat Panda.

Nella casa c’erano la proprietaria e i suoi due figli. La donna li aveva messo a letto da poco e anche lei era andata a dormire. E’ stata una fortuna: nessuno dei tre componenti del nucleo familiare si è trovato sul tragitto dei pallini che hanno oltrepassato la porta della loro abitazione. E’ vero, in ogni caso, che chi ha sparato ha puntato il fucile dal basso verso l’alto e, di conseguenza, i pallini si sono andati a conficcare nel soffitto dell’appartamento. Ma è altrettanti vero che uno o più pallini avrebbero, comunque, potuto attingere la padrona di casa o i suoi figli.

E’ un autentico mistero. La proprietaria dell’appartamento preso di mira dall’ignoto fuciliere della notte è una persona che non ha mai avuto problemi con la legge e con la giustizia, non ha legami di parentela con persone pericolose e non ha frequentazioni con ambienti della malavita. E allora? I carabinieri, che indagano su quello che è successo, al momento si muovono a 360 gradi. Una delle ipotesi al vaglio dei militari dell’Arma è che chi ha sparato abbia sbagliato bersaglio. C’è un pregiudicato che vive in una palazzina “gemella” di quella in cui è stato compiuto l’attentato: che fosse lui il bersaglio dell’azione intimidatoria? Gli investigatori stanno approfondendo anche questa ipotesi.
Due attentati un’unica regia? A Manduria, attorno alle 21 e 30 della stessa sera, sono state esplose ben 25 fucilate contro un’abitazione ubicata in via Madonna della Pietà. In quella casa vive un oritano, peraltro già noto alle forze dell’ordine, che da tempo si è trasferito nel centro della provincia jonica. Tra i due fatti esiste un collegamento? Allo stato delle indagini gli investigatori non se la sentono di escludere a priori questa ipotesi, ma non hanno ancora trovato un solo elemento di collegamento tra i proprietari delle due abitazioni fatte bersaglio delle scariche di fucilate. 

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