Clan tuturanesi
Brindisi, si pente capo clan Scu condannato all'ergastolo
Si tratta di Antonio Campana, fratello di Francesco: comunicazione del pm in udienza
C'è un nuovo «aspirante» collaboratore di giustizia nella Sacra corona unita brindisina: si tratta di Antonio Campana, fratello di Francesco, capo del clan dei «tuturanesi», e di Sandro Campana che è un altro esponente Scu che aveva deciso di collaborare nell’agosto 2015. Lo ha comunicato il pm della Dda di Lecce, Alberto Santacatterina, nel corso dell’udienza preliminare che si è celebrata oggi nei confronti di 13 imputati per mafia che hanno scelto, tutti, di essere giudicati con rito abbreviato. Si sono costituiti parte civile i Comuni di Brindisi e Mesagne e la Provincia di Brindisi.
Il pm ha depositato un verbale di Antonio Campana in cui ammette di aver partecipato all’omicidio di Massimo Delle Grottaglie, avvenuto nel dicembre 2001, per il quale è stato condannato in via definitiva all’ergastolo. Campana non ha ancora ottenuto lo status di pentito, considerato che si tratta di una scelta recente, risalente al 4 aprile scorso.
L’udienza preliminare in questione, celebrata dinanzi al gup di Lecce, Simona Panzera, trae origine da un’indagine in cui vi furono 12 arresti su ordinanza di custodia cautelare: l'inchiesta si era occupata anche di un tentativo di evasione dal carcere di Terni, istituto in cui era stato fatto entrare un cellulare per comunicare con l’esterno.