La procedura
Brindisi, il Comune rivede i prezzi degli immobili da vendere all'asta
Locali disponibili in diversi quartieri ma anche in piazza Mercato
I prezzi dei locali che il Comune intende mettere all’asta sono stati rivisti. Resta comunque ferma l’intenzione di di mettere in vendita una serie di immobili commerciali per permettere introiti nelle casse comunali. Sarebbero in tutto 48 i locali dai quali l’Amministrazione spera di ricavare almeno due milioni di euro.
Modificato - negli ultimi tempi - il valore di alcuni locali, risultato peraltro di nuove valutazioni fatte a Palazzo di città, tenuto conto dei metri quadrati, della posizione e delle condizioni reali in cui si trovano le proprietà che l’Ente intende mettere all’asta.
In numerosi casi gli importi sono stati tagliati anche notevolmente. Poi, ci sono stati degli accorpamenti, come per esempio per i locali che si trovano in piazza Mercato. Per tutti i locali, la vendita all’asta si svolgerà il prossimo 4 dicembre, con inizio alle 10.
Il bando è stato ripubblicato il 2 novembre 2018, dopo quello revocato per “rimodulare i valori di stima”. L’avviso segue l’indirizzo stabilito dal commissario straordinario Santi Giuffrè con i poteri del Consiglio comunale e il successivo piano delle alienazioni, approvato dallo stesso Giuffrè con i poteri della Giunta. L’Amministrazione di centrosinistra del sindaco Riccardo Rossi ha confermato l’indirizzo legato alla vendita dei “beni non strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali”, con l’obiettivo di ottenere entrate extra rispetto a quelle ordinarie, per due milioni e 612.199 euro e 98 centesimi.
Tra gli immobili in vendita spicca il locale commerciale in via Sant’Angelo, del valore di 85.100 euro a fronte di 74 metri quadrati, accanto al quale ce n’è un altro di 55 metri per 63.250. Sempre nel quartiere Sant’Angelo, il Comune vende i locali che si trovano in via Gerolamo Aleandro: sono quattro, due dei quali sono di 103 metri quadrati e hanno valore pari a 90.859, gli altri sono di dimensioni più ridotte, rispettivamente di 74 e 55 metri quadrati, per 85.100 e 68.225 euro.
Al quartiere La Rosa si vendono tre locali in via dei Tulipani, due del valore di 39.440 e uno di 24.480; tre in via degli Aceri, valore 27.200, 30.600 e .23.120. Nel bando ci sono, inoltre, gli immobili in viale Arno, quartiere Perrino: sono due, entrambi non accatastati, valore pari a 45mila ognuno. In vendita risultano tutti gli immobili di proprietà del Comune in piazza San Maria Ausiliatrice, occupati da diverse attività: sono 19 complessivamente, tutti non accatastati, per valori che vanno da 27.195 a 46.080.
In vendita anche locali in piazza Mercato, indicati per lotti del valore di 105mila euro, 145mila e 228.750. Ci sono poi nove immobili sempre in piazza mercato venduti singolarmente, valori pari da 16.250 sino a 128.750 euro. Per quanto riguarda gli immobili siti in Piazza Mercato “l’Amministrazione comunale ha in corso il procedimento di acquisizione dell’autorizzazione alla vendita da parte del competente Ministero, essendo gli stessi assoggettati alla verifica di interesse culturale prevista dall’articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 42”.
Pertanto l’aggiudicazione a favore dell’eventuale acquirente degli immobili di Piazza Mercato non potrà ritenersi definitiva essendo espressamente condizionata al rilascio di tale autorizzazione. Nella lista c’è il locale commerciale in corso Umberto I, in prossimità di piazza Crispi,: valore pari a 88.750. Infine, il Comune vuole vendere tre immobili in via Ticino, non accatastati, valore 78.750.
L’Amministrazione riconosce l’esercizio del diritto di prelazione ai titolari dei contratti di affitto, sulla base della migliore offerta avanzata al Comune e alle stesse condizioni, nel termine “perentorio” di 60 giorni a partire dalla comunicazione all’Ente. Scaduto il termine, nel caso in cui non dovesse essere pervenuta alcuna accettazione, decade ogni diritto di prelazione sul bene.
Sono a carico degli acquirenti le spese contrattuali. L’asta pubblica sarà aggiudicata, con il metodo delle offerte segrete, in favore del concorrente che avrà presentato l’offerta valida più elevata. Per partecipare è richiesto un deposito cauzionale, per il mancato versamento dell’importo aggiudicato, pari a dl dieci per cento dell’importo a base d’asta. E’ possibile versare la somma con assegno circolare intestato al Comune di Brindisi oppure mediante fideiussione bancaria o da intermediario finanziario.