Al rione Sant'Elia
Brindisi, picchia e deruba la madre poi tenta furto in chiesa: arrestato
A fermare il 44enne brindisino i Nibbio e le volanti della polizia
BRINDISI - Prima picchia la madre e la sbatte per terra per appropriarsi di alcuni oggetti della donna in casa, poi tenta il furto del motore del condizionatore della chiesa di San Lorenzo al rione Sant’Elia, ma il parroco se ne accorge e avverte la Polizia.
Scatta l’intervento di Nibbio e Volanti che, su disposizione del pm di turno Raffaele Casto mettono le manette ai polsi al 44enne brindisino. L’uomo, che è un volto arcinoto alle forze dell’ordine è finito nel carcere di via Appia non solo per il reato di furto aggravato ma anche per quello di maltrattamenti in famiglia ai danni della madre ultrasessantenne.
Una storia di vessazioni pesanti a carico della donna quella emersa subito dopo il primo intervento della Polizia di Stato in una nota piazza del rione Sant’Elia. Gli agenti - guidati dal vice questore Vincenzo Maruzzella - hanno rilevato che la lite era solo una delle tante che nel tempo si erano susseguite. L’ultima si è verificata nella mattinata di martedì. Da quanto emerso le pressanti richieste del figlio erano sfociate in una nuova aggressione al termine della quale la donna sarebbe stata sbattuta sul pavimento. Prima di andarsene e far perdere momentaneamente le tracce il figlio le avrebbe poi sottratto alcuni oggetti presenti in casa. La donna, sconvolta, avrebbe rifiutato in prima battuta di farsi medicare le ferite riportate poi, dopo essersi aperta ai poliziotti e raccontato la sua triste vicenda, avrebbe accettato di farsi visitare dall’equipe del 118 nel frattempo giunta sul posto.
Passa qualche ora. Nel primo pomeriggio la Polizia è costretta a ritornare a Sant’Elia. Questa volta a chiamare è il parroco della chiesa di San Lorenzo, qualcuno stava tentando di rubare il motore del condizionatore dell’edificio di culto. Ma il presule non si è perso d’animo fermando l’uomo e riconoscendolo. Sul posto sono arrivati i motociclisti del Nibbio e poi le Volanti che hanno fermato il 44enne e su disposizione del magistrato di turno lo hanno ammanettato. L’uomo che ha alle spalle numerosi precedenti risponde ora di altri due reati particolarmente pesanti. Nelle prossime ore si terrà l’udienza di convalida al termine della quale il gip deciderà di confermare l’arresto in carcere per il 44enne brindisino.