solidarietà

Dal carcere di Trani al Kenya, le lenzuola per neonati ricamate dalle detenute: «Un dono d'amore»

L'iniziativa dell’associazione Il sogno di Angelica<. i completi per culla di colore bianco e smerlate di rosso, verde, giallo voleranno verso il distretto di Watamu

Hanno ricamato federe per cuscini destinati a neonati in precarie condizioni di salute. Hanno cucito lenzuola per culle accanto a cui spesso ci sono solo medici e infermieri. Ago e filo hanno così legato Trani al distretto keniota di Watamu, dove si trova «una clinica per la maternità in cui però mancano molte cose e le condizioni igieniche sono abbastanza precarie. Le lenzuola sono un dono d’amore», spiega Luisa Tortosa responsabile dell’associazione Il sogno di Angelica che ha coinvolto il carcere femminile di Trani. «Cinque detenute hanno dedicato l’ultimo mese ai piccolini», puntualizza don Raffaele Sarno cappellano dell’istituto di pena. Si tratta di otto completi per culla di colore bianco e «smerlate di rosso, verde, giallo», aggiunge Tortosa che volerà per il Kenya il prossimo 12 novembre. "Angelica è la figlia di mio fratello è stata la mia prima nipote avevamo un legame speciale: quando è morta un anno fa, il mio cuore si è frantumato», racconta spiegando le origini dell’associazione che aiuta i neonati in difficoltà, ed evidenziando che «lei amava viaggiare e avrebbe voluto non solo farlo ma anche adottare un bimbo solo e abbandonato. Ma non le è stato possibile». «Le lenzuola e le federe sono state amorevolmente cucite e preparate dalle detenute che, in modo assolutamente volontario, hanno aderito al progetto, impegnandosi a realizzarlo in vista della consegna nel mese prossimo», continua don Raffaele. «Speriamo che le lenzuola possano donare un abbraccio ai neonati affinché guariscano», conclude Tortosa.

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