la storia

Dal Nord scendono in Puglia per il matrimonio del nipote: 90enni rimasti a piedi per incendi e furto d'auto

Aldo Losito

Lui andriese, lei milanese, un centinaio di ospiti settentrionali. E tante disavventure nella Bat

Quella che doveva essere una giornata di festa sarà ricordata come una spiacevole disavventura. Ancora una volta, la Bat e la Puglia hanno perso una buona occasione per promuovere territorio, turismo, enogastronomia, storia e tante altre belle cose. Ed invece, sarà ricordata dai turisti del Nord Italia come una regione mal collegata con il resto d’Italia e con il flagello dei furti d’auto.

La storia ruota intorno ad un matrimonio tra due giovani professionisti, marito di Andria e moglie di Milano. Contrariamente alle tradizioni, la cerimonia nuziale con festa è stata organizzata tra Andria, Trani e Bisceglie, perché luoghi tanto amati dagli sposi. Questa ricorrenza ha inevitabilmente portato in Puglia almeno un centinaio di residenti del Nord Italia, che purtroppo conserveranno un ricordo non proprio bello di questa esperienza.

«Tutto ruota intorno ai nonni settentrionali della sposa che nonostante i loro 93 anni hanno voluto partecipare in presenza alla cerimonia – racconta un indignato ed avvilito Peppino Pirro, il padre dello sposo -. Sorrisi e grande gioia fino al termine della cerimonia, per tutti gli ospiti ed in particolar modo per le presenze settentrionali entusiaste per l’accoglienza e la ricchezza della nostra terra».

Dal giorno dopo, invece, cominciano le disavventure. I nonnini dovevano riprendere il treno per tornare a casa, ma la tratta del ritorno è stata interrotta per 48 ore a causa di un incendio nella zona di Chieuti nel foggiano, senza soluzioni alternative. Ecco che altri parenti settentrionali si sono organizzati per dare un passaggio in auto ai nonni, ma la sera prima della partenza il veicolo è stato rubato a Bisceglie nel parcheggio di fronte all’anfiteatro, mentre era in fase di ricarica ad una colonnina. «Ieri, in ultima analisi, siamo stati costretti ad accompagnare con la mia auto i nonni a Termoli, dove hanno potuto prendere il treno del ritorno».

Le amare conclusioni: «E così che 100 potenziali megafoni delle bellezze nostrane, si trasformeranno incolpevolmente in 100 detrattori della nostra terra - conclude Pirro -. Nel mentre chi di noi rimane qui, sempre meno per la verità visto il progressivo calo di popolazione, ne paga le conseguenze. Reputazionali ed economiche. Dalle assicurazioni che costano sempre più, ai danni per le imprese turistiche. Che fare? Nonostante il costante impegno dei Carabinieri, della Polizia e dell’autorità giudiziaria, credo che l’abisso nel quale ci troviamo sia incolmabile. Potessi tornare indietro, suggerirei a mio figlio di sposarsi, come tradizione vorrebbe, a Milano, città della sposa».

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