Il caso
Barletta, la querelle sugli eventi estivi: «Pochi e a pagamento»
L’associazione «Cultura e Spettacolo» in polemica con il Comune, ma arriva la replica: «Stiamo provvedendo a predisporre un cartellone per tutti»
L’associazione «Cultura e Spettacolo» denuncia la «mancanza di un cartellone degli eventi», l’assessore Oronzo Cilli si difende e sull’«Estate barlettana» è polemica. A sollevare perplessità sull’attuale assenza di un programma dettagliato degli eventi per la stagione estiva sono stati gli artisti locali riuniti nell’associazione «Cultura e Spettacolo».
«Per il quarto anno di seguito e salvo sorprese dell’ultimo minuto - dicono - a Barletta mancherà il cartellone per l’Estate Barlettana. E Rose Villain e Ghali? direte voi. Ben vengano i grandi eventi, ma non possono essere l’unica manifestazione culturale che un Comune dovrebbe offrire». L’associazione «Cultura e Spettacolo» ha, infatti, evidenziato come questi eventi siano «concerti a pagamento e dunque non accessibili per tutta la cittadinanza» oltre ad essere, a loro parere, «neanche pienamente sfruttati per portare guadagno alle strutture e agli esercenti: essendo serate saltuarie, attirano turisti per il giorno del concerto ma non invogliano a rimanere». Alla luce di questo, l’associazione ha rimarcato che, se ci fosse una programmazione più estesa e diversificata, «chi cerca alternative a biglietti sempre più costosi potrebbe fare una passeggiata e godere di uno spettacolo all’aperto e chi viene da fuori Barletta potrebbe anche intrattenersi il giorno dopo per visitare una città più attiva. Tutto questo, però, non sarà mai possibile se, alle porte di luglio, ancora non abbiamo un calendario e men che meno manifestazioni d’interesse o bandi». Gli artisti hanno poi sottolineato che «sebbene esistano valide alternative come festival storici, musicali o altri eventi culturali, sia in centro che in periferia, si tratta di iniziative organizzate da associazioni private, spesso senza alcun sostegno economico da parte del Comune».
Di qui, la proposta: «Barletta ha bisogno di una programmazione, di eventi capillari, differenziati per tipologie e gusti e calendarizzati per tempo. Se pensate sia pretendere la luna, guardate cosa succede nei comuni limitrofi: Trani, Andria, Corato, Margherita di Savoia, Terlizzi, San Ferdinando, Molfetta, Bisceglie ed altri ancora hanno già presentato i rispettivi cartelloni estivi, dimostrando che un’alternativa c’è e può essere offerta». «L’associazione Cultura e Spettacolo - concludono - ha la visione di una città in cui la cultura non sia sempre la cenerentola del bilancio, ma il volano perché altri ambiti funzionino meglio e di più. Vogliamo una Barletta viva, attiva, per la cittadinanza e per chi sceglie di visitare la nostra città».
Alle osservazioni dell’associazione ha risposto l’assessore alla Cultura Oronzo Cilli, che a fine maggio aveva annunciato la volontà di coinvolgere le associazioni locali nell’organizzazione dell’«Estate barlettana», comunque considerando le risorse disponibili, scese dai 200mila euro del 2024 ai 50mila attuali. «Con le risorse che abbiamo - ha spiegato Cilli - stiamo provvedendo a predisporre un cartellone per tutti, anche con eventi gratuiti: lo presenteremo nei prossimi giorni» e sarà resa nota «la disponibilità degli spazi da mettere a disposizione di chi voglia promuovere eventi in città».