il problema
Rifiuti a Barletta, stop a multe «condominiali»: «Penalizzati solo i cittadini virtuosi»
La consigliera Mele (FI): «Si deve lavorare meglio sulla sensibilizzazione»
«Il sistema sanzionatorio attualmente adottato dal Comune per l’errato conferimento dei rifiuti rischia di penalizzare ingiustamente i cittadini virtuosi».
È l’allarme lanciato dalla consigliera comunale di Forza Italia e componente della commissione Ambiente, Patrizia Mele. «La recente ondata di verbali di accertamento relativi all’errato conferimento dei rifiuti, con sanzioni da centinaia di euro, così come notificati ai condomini della nostra città, sta palesemente generando sconcerto e frustrazione tra i cittadini barlettani. Il problema - ha affermato Mele - è che queste sanzioni vengono fatte a tutto il condominio, anche quando magari è solo una persona ad aver sbagliato».
Mele ha evidenziato come sia «ingiusta la situazione di una famiglia che da anni fa correttamente la raccolta differenziata e si ritrova a pagare una multa perché qualcun altro nel suo condominio ha sbagliato. Che tale approccio sia ingiusto - ha sottolineato la consigliera - non deriva solo da una mia opinione personale, ma trova ragione in uno dei principi della legge italiana, in particolare l’ articolo 3 della legge 689/1981, che stabilisce inequivocabilmente, nel diritto amministrativo sanzionatorio, che ciascuno è responsabile della propria azione od omissione e ognuno risponde solo di quello che fa personalmente. Non si possono multare 30 famiglie perché una di loro ha conferito male i rifiuti. Paradossalmente sarebbe come punirne cento per educarne una».
Mele ha evidenziato come, a suo parere, «elevare multe all’intero condominio senza identificare il vero responsabile» rischi di generare un pericoloso «effetto boomerang, minando la fiducia tra istituzioni e cittadini e demotivando anche chi abitualmente, con impegno, pratica correttamente la raccolta differenziata». A questo va aggiunto che «i verbali per errato conferimento si limitano a fornire descrizioni sommarie dell’infrazione, con il generico riferimento a foto agli atti che, tuttavia, non vengono allegate alla notifica. Questa palese omissione costringerebbe i cittadini a procedure burocratiche per richiedere la visione della documentazione probatoria, impedendo loro di comprendere sin da subito l’errore commesso e di intraprendere le necessarie azioni correttive per il futuro».
Alla luce di questo, per la consigliera azzurra «la strada da percorrere è chiara» e passa dall’«investire in una sensibilizzazione capillare, fornire informazioni dettagliate e accessibili e implementare controlli mirati e tecnologicamente avanzati che consentano di identificare con certezza il singolo responsabile. Solo così - ha chiosato Mele - la sanzione tornerà ad essere l’ultima risorsa, giusta ed efficace, volta a correggere e non a vessare».