il caso

Stp Trani, il cda si imballa sul licenziamento della dg Santeramo: la riunione può saltare

Massimiliano Scagliarini

La manager voluta da Cataldo è stata sottoposta a procedimento disciplinare ma ha fatto causa. L'ipotesi di una transazione

Il consiglio di amministrazione della Stp di Trani ha all’ordine del giorno il licenziamento di Barbara Santeramo, direttore generale dell’azienda di trasporto voluta all’epoca da Alessandro Cataldo e al centro di un procedimento disciplinare. Ma anche oggi pomeriggio, così come avvenuto due settimane fa, la riunione potrebbe saltare per mancanza del numero legale.

La questione non è affatto secondaria perché legata agli equilibri del centrosinistra. Stp è controllata dal Comune di Trani con la Provincia di Trani e la Città metropolitana, ed è stata per anni il parco giochi di Sud al Centro, la lista di Cataldo che il sindaco metropolitano di Bari, Vito Leccese, ha dato ordine di cancellare. Gli altri due enti hanno infatti concordato di approvare una delibera che impone il controllo analogo congiunto: significa che ogni singolo atto della Stp deve passare dal via libera dei soci.

Ma ora sul licenziamento della Santeramo le cose non sono così semplici. Due settimane fa a non presentarsi in cda furono i consiglieri Costantino Monteleone e Angela Conserva, nominati all’epoca da Decaro. Oggi potrebbe ripetersi la stessa situazione, con assenze diverse. Qualcuno in cda sta infatti esprimendo dubbi sulla fondatezza del licenziamento, soprattutto all’indomani della notifica di un ricorso della Santeramo che accusa i vertici dell’azienda di mobbing e di violazione della normativa sul whistleblowing (le segnalazioni di irregolarità da parte dei dipendenti, la cui fonte in base alla legge deve essere mantenuta rigorosamente riservata).

L’ipotesi è che si possa arrivare a una transazione tra le parti. Secondo alcune fonti anche il governatore Michele Emiliano avrebbe sensibilizzato sul punto il sindaco tranese Amedeo Bottaro. 

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