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Barletta, sos sicurezza: nella 167 ora più telecamere e controlli

Adriano Antonucci

Furti e danneggiamenti fanno scattare l’allarme. Botta e risposta in Consiglio comunale

BARLETTA - Potenziamento della videosorveglianza e dei presidi della polizia locale. La questione sicurezza nella zona 167 è arrivata in consiglio comunale e l’amministrazione ha illustrato le possibili soluzioni. I ripetuti episodi di furti e inciviltà segnalati dai residenti e dal comitato di quartiere, ultimo dei quali l’assalto ad alcuni box auto di via Paolo Ricci nello scorso fine settimana, non sono passati inosservati.

In occasione della seduta della massima assise cittadina di mercoledì scorso, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha rivolto all’amministrazione una domanda di attualità per chiedere quali siano le azioni messe in campo per garantire una maggiore vivibilità del quartiere dal punto di vista della sicurezza. La zona più attenzionata è, naturalmente, quella del Parco dell’umanità, ma ad essere sotto la lente d’ingrandimento è tutta l’area.

A rispondere agli interrogativi del Pd e dei residenti è stato l’assessore alla Sicurezza e vicesindaco, Nicola Salvemini. «Il parco dell’umanità - ha affermato - è già munito di servizio di custodia con impegnato il personale Bar.S.A. L’intera zona è caratterizzata dalla massiccia presenza di esercizi commerciali e pubblici, questo comporta la presenza fino a tarda sera di un grande flusso di persone. Tale situazione mi porta a dire che quella non si possa definire come area degradata, tranne che in alcune zone specifiche».

Facendo questa premessa, il vicesindaco ha evidenziato come, al fine di contribuire a rafforzare i presidi di sicurezza, «è stato da poco completato un impianto di videosorveglianza in tutta la zona, con particolare riferimento al parco dell’umanità e all’area circostante. Questo intervento risulta fondamentale per contrastare il fenomeno dei reati predatori».

Videosorveglianza e non solo. Salvemini, che è anche assessore alla Polizia locale, ha comunicato che «quotidianamente vengono effettuati controlli da parte delle unità di polizia locale assegnate sistematicamente alla zona periferica. I servizi saranno incrementati nella fascia oraria nella quale gli agenti sono in servizio, con un controllo capillare della circolazione di mezzi all’interno dei viali del parco dell’umanità». A tal proposito, Salvemini ha, però, evidenziato una difficoltà «le innumerevoli vie di ingresso e di uscita della struttura rappresentano un elemento di criticità. Non è possibil presidiare ogni accesso ed è molto complicato mettere in atto inseguimenti all’interno del parco. In ogni caso - ha chiosato - con le dovute precauzioni, sono stati già effettuati diversi fermi amministrativi e si proseguirà su questa scia nel corso del 2025».

La risposta dell’assessore non ha soddisfatto i dem, con la consigliera Lisia Dipaola che ha sollecitato l’amministrazione «a far vivere la zona da parte della cittadinanza». Il riferimento è a quanto avvenuto con la pista di pattinaggio installata nel parco durante le feste natalizie. Secondo i residenti, vista la grande agglomerazione creata, l’impianto ha fatto da deterrente ai furti. Per Dipaola, il parco dell’umanità deve diventare «un centro di aggregazione. Solo così si può arginare la delinquenza e aumentare la sicurezza».

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